“Mosul è stata distrutta. Più ci avvicinavamo al centro e più vedevamo distruzione. E cumuli di macerie e spazzatura tramutati in un parco giochi per bambini”. Così gli operatori umanitari della Caritas della Repubblica Ceca descrivono la situazione in Iraq. Sulla base di queste esperienze, Caritas ha deciso di aprire un ufficio direttamente a Mosul per offrire una più efficace assistenza alla popolazione locale che soffre.
Molte ong non possono raggiungere il campo di battaglia
“Durante la nostra ultima visita siamo riusciti ad aiutare circa trecento famiglie,
ma molte altre persone sono rimaste a mani vuote nonostante ci stessero solo chiedendo
una bottiglia d’acqua da bere o un esame medico”, ha spiegato - citata dall’agenzia
Sir - Helena Kotkova, coordinatrice degli aiuti umanitari presso Caritas Repubblica
Ceca. La difficile situazione degli abitanti di Mosul è principalmente dovuta agli
scontri tra i membri del sedicente Stato islamico e i soldati dell’esercito iracheno
che stanno cercando di strappare ai gruppi jihadisti il controllo del territorio,
per ristabilire la pace e la normalità. “Molte organizzazioni internazionali non possono
raggiungere il campo di battaglia, ma noi ce l’abbiamo fatta grazie ai colleghi della
nostra associazione partner, Rnvdo. L’ufficio locale della Caritas a Mosul è già stato
registrato presso le autorità irachene. “Ci auguriamo di essere in grado di aumentare
il sostegno e di rispondere più velocemente ai bisogni dei cittadini di Mosul e delle
aree limitrofe”.
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