2017-05-21 13:48:00

Venezuela, in 200mila in piazza ieri contro Nicolas Maduro


Oltre 200mila persone sono scese in piazza ieri in Venezuela, nel 50esimo giorno di proteste contro il presidente Nicolas Maduro. Gli incidenti da inizio aprile hanno provocato 47 morti e centinaia di feriti. Intanto, il Paese resta immerso in una profonda crisi economica, caratterizzata dalla penuria di cibo e medicine. Il servizio di Elvira Ragosta :

Duecentomila, di cui 160mila nella capitale Caracas: sono i numeri dei manifestanti scesi in piazza ieri per il 50esimo giorno di protesta contro il presidente socialista Nicolas Maduro. L’opposizione chiede elezioni anticipate e rifiuta la decisione di Maduro di convocare un'Assemblea costituente per modificare la Costituzione, ritenendola una mossa per evitare le presidenziali previste per il 2018. Le manifestazioni, quasi quotidiane dall’inizio di aprile, degenerano spesso in scontri con le forze dell’ordine. La Procura stima che le vittime dall’inizio dell’ondata di proteste siano 47.

Secondo l'organizzazione non governativa 'Foro Penal', gli scontri hanno provocato centinaia di feriti e almeno 161 persone sono state arrestate per ordine dei tribunali militari. A ciò si aggiungono saccheggi e violenze dei “colectivos”, gruppi di civili, che secondo l’opposizione sono armati dal governo. "Questi 50 giorni sono stati un massacro contro il popolo del Venezuela, – ha detto il leader dell’opposizione Henrique Capriles – ma in mezzo a una repressione maggiore, c‘è più resistenza e più lotta”. Anche per il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani, Luis Almagro, la sola via d’uscita alla crisi venezuelana è l’organizzazione di elezioni.








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