Il popolo svizzero ha approvato, con referendum, la “Strategia energetica 2050” promossa dal governo e varata dalla maggioranza del Parlamento per la dismissione del nucleare. Un pacchetto che prevede l'applicazione a tappe di una serie di misure per ridurre il consumo di elettricità, aumentare l'efficienza energetica e promuovere la produzione da fonti rinnovabili.
In Europa ci sono 186 centrali nucleari
Secondo i dati di ENS (European
Nuclear Society), aggiornati a novembre 2016, nel Vecchio Continente ci sono 186
centrali nucleari, concentrate in 17 Paesi. Altre 15 risultano in costruzione Bulgaria,
Finlandia, Francia, Russia, Slovacchia e Ucraina. In seguito alla tragedia di Fukushima,
la Germania ha chiuso otto impianti e si è impegnata a terminare l’attività degli
altri siti entro il 2022.
La sfida impossibile delle scorie nucleari
Uno dei nodi principali è lo stoccaggio del materiale radioattivo delle centrali nucleari
perché, denuncia il prof. Andrea Masullo, presidente del Comitato scientifico di Greenaccord,
esistono scorie “a bassa intensità”, che “in poco più di un secolo si spengono”. Ci
sono, però, “scorie contenti transuranici come il plutonio”, che rappresentano per
ora una “sfida insensata e impossibile perché questi materiali devono essere conservati
e controllati per oltre 100 anni” e la “civiltà umana ha 12mila anni”. Spesso ci dimentichiamo
questo piccolo dato: 100mila anni è un’eternità, è un tempo che va ben oltre la nostra
civiltà.
Leggi l'intervista integrale sul nucleare al prof. Andrea Masullo, presidente comitato scientifico di Greenaccord oppure ascolta:
Di Massimiliano Menichetti
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