2017-05-23 12:29:00

In Vaticano arriva Trump: dialogo da costruire


“Quello pronunciato da Trump a Riad è stato un discorso molto più moderato e rassicurante del previsto. Non è stato neanche un discorso sull’islam o all’islam, ma piuttosto rivolto a una potenziale coalizione di nazioni contro il terrorismo che Washington vorrebbe veder nascere. Un discorso di taglio strategico-militare che ha evitato la questione islamica”. Massimo Faggioli, storico della Chiesa, docente di teologia e scienze religiose alla Villanova University di Philadelphia, commenta le parole pronunciate dal presidente statunitese Donald Trump a Riad, in Arabia Saudita, all’esordio del suo tour internazionale che lo porterà mercoledì 24 maggio in Vaticano, in udienza dal Papa.

Pragmatismo e cinismo

“E’ stato un discorso molto pragmatico, ma resta da vedere quanto inciderà sulla politica interna statunitense nei confronti dei musulmani”. “Certo – prosegue Faggioli – il fatto che la visita di Trump nella capitale saudita sia iniziata con un accordo in base al quale Riad comprerà armi e sistemi di difesa dagli Usa per 110 miliardi di dollari, che sono solo la prima tranche di un accordo triennale, rivela tutto il cinismo della sua politica estera. E il suo tentativo di creare una sorta di ‘Nato’ araba contro gli estremismi religiosi sembra doversi arenare sulla questione Iran, Paese nei confronti del quale i suoi alleati hanno posizioni diverse”.

Francesco e Donald: cercasi dialogo

Dopo la tappa in Medio Oriente, il presidente Usa sarà in Vaticano, mercoledì 24 maggio, per incontrare Papa Francesco. “Saranno in disaccordo su diversi punti, ma non lo dimostreranno”, commenta Alia K. Nardini, americanista, professore associato di relazioni internazionali allo Springhill College di Bologna. “Uno scontro non è per nessun motivo utile, né al Pontefice, che sa bene qual è l’appoggio della comunità cristiana statunitense al suo presidente, né è utile a Donald Trump, che ci tiene molto a mantenere tutta la destra religiosa americana nella sua zona di consenso. Ci sarà sicuramente un tentativo di riconciliazione, ma le frizioni possibili sono tante su temi come il welfare, l’ambiente, la pena di morte, l’immigrazione. Forse, la lotta al traffico di esseri umani può essere un punto di convergenza”.

Il Papa visto dagli Usa

“L’elettorato cattolico che ha votato Trump, e che è in maggioranza composto da cattolici bianchi, sa bene ovviamente chi è il Papa e cosa rappresenta”, aggiunge Massimo Faggioli. “Più difficile è spiegarlo ai suoi elettori evangelicali che guardano al Vaticano come a una reliquia del passato. Certi toni aspri di Trump in campagna elettorale avevano riecheggiato un certo anti-cattolicesimo del XIX e XX secolo. Il presidente deve motivare il suo incontro con il Papa proprio a questa parte di cristiani che non guardano positivamente al Vaticano”.

Il Papa salverà Trump?

Tornando da Fatima, in conferenza stampa, Papa Francesco ha detto che nel confronto con Trump cercherà di partire dalle ‘porte che non sono chiuse’. “Oggi – commenta la prof. Nardini – il Washington Post si chiedeva se il Papa può salvare Donald Trump, cioè, se questo colloquio può essere per il presidente un’occasione per ammorbidire i suoi toni su varie questioni, e riacquistare credibilità, anche grazie all’autorità del Pontefice. E’ un’occasione in cui la coscienza individuale di Trump si confronterà con Francesco ma sarà anche un confronto tra leadership. Convergenze si potranno trovare forse sui temi etici, ma anche sulla sicurezza e la lotta al terrorismo le visioni sono diverse”. “A proposito del Russiagate, sicuramente un viaggio in Vaticano non può mettere in salvo un presidente americano dai guai interni o dall’impopolarità”, aggiunge dal canto suo Faggioli. “I cattolici americani, che sono in contatto con il Papa, conoscono bene, infatti, i limiti della sua amministrazione”. “Sui contatti con la Russia ci sono molte inchieste avviate che dureranno mesi. Inchieste che hanno preso di mira tutto l’entourage familiare di Trump. E’ chiaro che è una presidenza che per molti mesi avrà a che fare con quest’ombra ed è sicuramente un fatto nuovo negli ultimi quarant’anni di storia Usa”.








All the contents on this site are copyrighted ©.