2017-05-24 16:14:00

Il Papa parla a "Radio fra le note" e saluta i bambini del Gaslini


Il Gaslini attende il Papa con grande entusiasmo. Francesco oggi si è collegato in diretta radiofonica con i bambini dell'ospedale pediatrico genovese grazie a "Radio fra le note", emittente web fondata da don Roberto Fisher. Ha salutato e pregato con i piccoli dandogli appuntamento a sabato prossimo quando visiterà la città. La tappa ospedaliera vedrà Francesco entrare nel reparto di rianimazione e di terapia intensiva. Massimiliano Menichetti ha intervistato il presidente dell’ospedale Giannina Gaslini, Pietro Pongiglione:

R. – L’ospedale si appresta ad accogliere il Papa con grandissimo entusiasmo. L’attività che l’ospedale svolge nei confronti dei bambini, in primis, ma anche dei genitori di questi piccoli che soffrono è molto difficile, delicata: il Papa viene per loro. L’aspettativa è alta: stiamo preparando questo evento perché veramente lo sentiamo significativo per ora, e per il futuro.

D. – Il “Gaslini” è un ospedale d’eccellenza, in Italia: 20 palazzi, 73 mila metri quadrati … Molti lo definiscono un po’ un paese della speranza, anche se c’è tanta sofferenza, chiaramente …

R. – E’ così: è un “paese della speranza” e spesso la speranza è ben riposta, perché le soluzioni alle problematiche di salute dei bambini oggi sono sempre più frequenti. Siamo un riferimento a livello nazionale, oltre ad essere l’ospedale regionale, ma anche internazionale, perché da noi ci sono ogni anno circa 700 bambini che vengono da una settantina di Paesi del mondo.

D. – Vi fate carico, per quanto possibile, anche delle famiglie …

R. – L’ospedale ha sempre presente l’uomo: io direi che questa è una sfida già vinta. Il personale, a tutti i livelli, ha sempre avuto una particolare attenzione alle persone: chiaramente ai bambini ricoverati, ma anche a tutto quello che sta loro intorno, quindi i genitori, i nonni, i parenti… E’ una tradizione che ha voluto il nostro fondatore, Gerolamo Gaslini, e questo è un elemento che noi non possiamo perdere e che, anzi, cerchiamo di sviluppare sempre più perché è veramente qualcosa che fa la differenza, che dà quel di più, che non può che venire dall’animo umano. Poi noi abbiamo la grande fortuna di avere una parrocchia all’interno del nostro ospedale e questo ovviamente è un valore aggiunto per chi crede, come tanti di noi, ma anche per chi non crede – perché poi, quando tocca con mano quello che l’assistente spirituale può dare, trova che c’è una differenza.

D. – Che cosa vuol dire per lei essere a capo di questo ospedale che si prende cura dei più piccoli?

R. – Quando ho avuto la notizia di questo incarico dal cardinale Bagnasco, per un paio di settimane non ho dormito. E ora ho sulle spalle una responsabilità molto grande che però condivido innanzitutto con il Consiglio d’Amministrazione, poi con il management dell’ospedale che a tutti i livelli è veramente di grandissima professionalità. Questo incarico è anche un onore, quasi una missione … anche un dono, devo dire, perché consente di capire quali siano i veri problemi. E’ un’esperienza di vita, è un arricchimento senza eguali. Spero di poter dare un altrettanto contributo perché quello che il Gaslini offre ed ha sempre offerto, possa essere fatto sempre meglio.

D. – Il Papa verrà nel reparto di rianimazione e di terapia intensiva …

R. – E’ un po’ il cuore dell’ospedale, è il reparto forse più impattante dal punto di vista emotivo. Questo sarà l’unico reparto che verrà visitato per una questione anche di tempo; sarà simbolicamente un essere vicino a tutti, sarà un segno significativo che non potremo mai dimenticare.

D. – Lei personalmente che cosa si aspetta da questa visita?

R. – Un’ulteriore carica. Vorrei dire al Papa, ovviamente, mille cose, ma il tempo non ci sarà; quello che gli dirò sicuramente è un grazie. Lui pregherà con noi perché ne abbiamo bisogno e credo che sarà veramente il centro del significato della sua visita.








All the contents on this site are copyrighted ©.