2017-05-29 08:00:00

Brasile: nuove vittime fra i "senza terra". La Chiesa chiede giustizia


Sempre più critica la situazione in Brasile. Migliaia di persone sono scese di nuovo in piazza a Rio de Janeiro per chiedere le dimissioni del presidente Michel Temer, accusato di corruzione, e per chiedere nuove elezioni. Per fortuna non ci sono stati scontri e la manifestazione si è conclusa a Copacabana con un concerto di Caetano Veloso e altri artisti. Invece nel nord del Paese si registrano nuove violenze ai danni dei contadini senza terra, con almeno 10 civili uccisi. Il servizio di Paola Simonetti:

I grandi allevamenti di bestiame e le piantagioni intensive hanno sottratto in modo drammatico la terra da coltivare ai piccoli contadini del Brasile che chiedono, da più di un decennio, campi da cui trarre sostentamento. I continui scontri con i proprietari terrieri, che gestiscono ingenti interessi nel settore, hanno provocato nei giorni scorsi altre 10 vittime civili, a nord del Paese, che portano già a 36 il bilancio di quest’anno e che si aggiungono ai 60 morti del solo 2016. A provocare la nuova strage è stata la polizia, intervenuta per arrestare i sospetti dell’omicidio di un uomo incaricato di garantire la sicurezza di un’azienda agricola. La protesta dei “senza terra” presenti è sfociata in un nuovo massacro. Indignata la Chiesa locale: la Commissione Pastorale della Terra ha emesso una nota di lutto firmata da mons. Vital Corbellini, in cui si condanna l’accaduto e si chiede l’identificazione dei responsabili della tragedia. Stando alle denunce della Chiesa locale, questi eventi sono ormai elemento costante della società brasiliana: omicidi che spesso, si sottolinea, restano impuniti e che mostrano come la democrazia e la difesa del diritti sociali siano di fatto disattesi, a scapito dei più deboli.








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