2017-06-03 13:28:00

Papa: ottobre 2019, mese speciale di preghiera per la missione


Un tempo straordinario di preghiera e di riflessione per rimettere a fuoco la missionarietà della Chiesa: è l’iniziativa annunciata da Papa Francesco all’udienza, questa mattina in Vaticano, con i partecipanti all’Assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie. A questo obiettivo verrà dedicato il mese di ottobre del 2019. La Chiesa, ha detto il Papa, ha sempre bisogno di essere rievangelizzata per poter annunciare il Vangelo agli altri. Adriana Masotti:

C’è una preoccupazione nel cuore di Francesco circa le Pontificie Opere Missionarie, già a loro ben nota, e cioè che esse si riducano ad un’organizzazione che raccoglie e distribuisce, a nome del Papa, aiuti economici per le Chiese più bisognose. Per evitare questo rischio, è necessario per loro individuare vie nuove e modalità più ecclesiali di servizio alla missione universale della Chiesa. Da qui l’annuncio di stamattina nel discorso ai circa 170 partecipanti all’Assemblea generale dell'organismo accompagnati dal cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli: “Per rinnovare l’ardore e la passione, ha detto il Papa, ho accolto con molto favore la vostra proposta, elaborata assieme alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, di indire un tempo straordinario di preghiera e riflessione sulla missio ad gentes. Chiederò a tutta la Chiesa di dedicare il mese di ottobre dell’anno 2019 a questa finalità".

Il 2019 perché cade in quell’anno  il centenario della Lettera Apostolica Maximum illud, del Papa Benedetto XV in cui si ricorda quanto sia necessaria, all’efficacia dell’apostolato, la santità della vita. “Chi predica Dio, sia uomo di Dio”, esortava Benedetto XV.

“Rinnovarsi richiede conversione, continua Francesco, richiede di vivere la missione come opportunità permanente di annunciare Cristo, di farlo incontrare testimoniando e rendendo gli altri partecipi del nostro incontro personale con Lui”.

La preparazione di questo tempo straordinario dedicato al primo annuncio del Vangelo ci aiuti ad essere sempre più Chiesa in missione, dice Francesco, che ricorda le parole del Beato Paolo VI, nell’Evangelii nuntiandi: «Evangelizzatrice, la Chiesa comincia con l’evangelizzare sé stessa”. E spiega: “Popolo di Dio immerso nel mondo, e spesso tentato dagli idoli, essa ha sempre bisogno di sentir proclamare le grandi opere di Dio, che l’hanno convertita al Signore, e d’essere nuovamente convocata e riunita da Lui. Ciò vuol dire, in una parola, che essa ha sempre bisogno di essere evangelizzata, se vuol conservare la freschezza, lo slancio e la forza, per annunziare il Vangelo» .

A questo, dunque, dovrà servire la celebrazione dei 100 anni della Maximum illud, un tempo propizio, conclude il Papa,  per evangelizzare anzitutto la Chiesa, “così che essa, ritrovata la freschezza e l’ardore del primo amore per il Signore crocifisso e risorto, possa evangelizzare il mondo con credibilità ed efficacia evangelica”.








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