2017-06-03 13:30:00

Tweet del Papa: promuovere mezzi per proteggere la vita dei bambini


Promuoviamo con coraggio tutti i mezzi necessari per proteggere la vita dei nostri bambini”. Così il tweet del Papa lanciato dall’account @pontifex per la “Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni” che ricorre questa domenica. La Giornata è stata istituita nel 1982 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di “riconoscere il dolore sofferto dai bambini in tutto il mondo, vittime di abusi fisici, psicologici ed emotivi”.

Se il Santo Padre lancia l’appello di promuovere ancora di più significa che si sta facendo poco” ribadisce don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter, che da oltre 25 anni combatte contro la piaga della pedofilia e pedopornografia. “Lo stato di aggressione, offesa e maltrattamento è certamente un problema ormai globale, un problema di fronte al quale non possiamo chiudere gli occhi né tantomeno considerarlo minimo”.

Agire a livello personale e di istituzioni
Per don Fortunato è necessario agire e “fare la propria parte” a livello personale, ma “iniziando dalle istituzioni, che dovrebbero investire sempre di più nei processi educativi, culturali e in tutte quelle iniziative che possano favorire un cambiamento di rotta”. 

Don Fortunato, come è possibile che nel 2017 una piaga come quella dell’abuso e della violenza sui bambini non trovi una soluzione?

“Perché, di fatto, non c’è la percezione di ciò che accade veramente all’infanzia: la sopraffazione, la lesione della dignità degli uomini… Siamo stanchi di vedere sempre statistiche di difficoltà, offese, abusi sessuali, abusi in genere; vorremmo vedere che qualcuno ci parli sempre di più del bene che si fa. La Chiesa in tal senso fa tantissimo. Ecco forse, invece di buttare le risorse sulle armi, sugli aerei, i bombardamenti, dobbiamo ripensare tutto”.

Bambini vittime di abusi fisici, psicologici, emotivi, bambini soldato... voi siete in prima linea contro la pedopornografia. Come si costruisce un mondo diverso?

“Si costruisce nella misura in cui chi è abusato deve sapere che c’è qualcuno che può ascoltarlo, accoglierlo e accompagnarlo, che insieme si può fare un percorso di guarigione. Questa è la prima cosa da dire e bisogna dirlo continuamente: chi è abusato sa che può rivolgersi a qualcuno che lo ascolti, lo accompagni, lo ami e lo guarisca”.

Serve un impegno globale
“In secondo luogo si costruisce con un impegno veramente globale. Di fronte alla pedofilia e alla pedopornografia dobbiamo lavorare insieme, mettere in campo, per quanto è possibile, tutte le nostre energie, risorse… Meter ad esempio - 25 anni di esperienza pionieristica - nata in una lontana parrocchia del Sud, è la dimostrazione che si può fare tanto e si può vincere questa assurda battaglia che non dovrebbe già di per sé esistere, perché si tratta di bambini”.

In meno di 140 caratteri il Papa ha detto: “Bisogna promuovere con coraggio tutti i mezzi necessari per proteggere la vita dei nostri bambini”. Tutti i mezzi vuol dire in ogni ambito? Sociale, politico, economico, religioso?

“Tutti gli ambiti. Non è possibile che la lotta si faccia a settori; anzi: la frantumazione delle azioni porta alla sconfitta dell’impegno. Credo che il Santo Padre, sempre lungimirante e sempre sensibile riguardo a queste tematiche delle persone fragili e deboli, ci abbia dato già un input, un’indicazione; e - possiamo dire in un messaggio di Twitter - anche un tentativo di iniziare a programmare insieme. Non possiamo fare altro che ringraziare il Santo Padre”.

 

Ascolta l'intervista a don Di Noto: 








All the contents on this site are copyrighted ©.