2017-06-09 13:30:00

I vescovi di Panama dal Papa anche in vista della GMG 2019


I vescovi di Panama, in visita ad Limina apostolorum, sono stati ieri in udienza da Papa Francesco.  Un incontro molto fraterno durante il quale hanno potuto aggiornare il Pontefice sulla organizzazione della Giornata Mondiale dei Giovani che avrà luogo a Panama nel 2019. Un’occasione anche per il Papa di sottolineare l’importanza dei laici e dei giovani per la Chiesa e la società.  Mons. Josè Francisco Ulloa Mendieta, presidente della Conferenza episcopale panamense al microfono di Alina Tufani:

R. - Ha sido un encuentro muy fraterno. Un encuentro muy esperado por nosotros...
E’ stato un incontro molto atteso specialmente perché nel 2019 Panama sarà la sede della Giornata Mondiale della Gioventù. Questo è stato uno dei temi di cui abbiamo parlato con il Santo Padre per aggiornarlo sull’organizzazione della Gmg. Vorrei anche sottolineare soprattutto l’accoglienza fraterna di Papa Francesco.

D. - Di che cosa avete parlato con il Santo Padre. Cosa vi ha detto?

R. - Hemos tocado diversos temas. Uno de los màs importantes fue el de la familia...
Abbiamo toccato diversi temi. Uno dei più importanti quello della famiglia. Abbiamo parlato anche della realtà dell'ideologia gender, di come sta aggredendo la nostra realtà sociale. Un altro tema su cui il Papa ha fatto leva è stato quello di accompagnare e di dare spazio ai laici. Ci ha chiesto di non essere clericali e di non clericalizzare i laici. Cioè di lasciare che il laico scopra la propria missione e la propria voce nella Chiesa attraverso il battesimo. Infine abbiamo parlato del Sinodo dei giovani e ci ha invitato ad ascoltarli, anche i i non credenti, per capire come vedono gli altri giovani e come vedono il proprio presente. Infine, abbiamo parlato anche delle vocazioni.

D. - Tra tutti questi argomenti, qual è quello che vi preoccupa di più come vescovi, come Chiesa?

R. - De todos creo que el de fortalecer la familia y tambièn que el laico catolico….
Di tutti credo che il più importante sia quello di fortificare la famiglia e anche che il laico cattolico, cristiano, sia il protagonista della trasformazione della società; non deve rimanere solo nelle sagrestie per partecipare al culto, ma che sia sempre più sottile quella separazione tra fede e vita.

D. - Come vede i giovani di Panama e del Centroamerica, i giovani che saranno protagonisti della GMG di Panama?

R. - No se debe ver la Jornada Mundial de la Juventud como un gran evento sino como un proceso…
La Giornata Mondiale della Gioventù non va vista come un grande evento ma come un percorso. Questa giornata deve portare i giovani ad una presa di posizione, ad una decisione, a ripensare la propria vocazione, a chiedersi: “Cosa voglio fare della mia vita e come questa vita può cambiare il mondo?”.

D.- I problemi dei giovani centroamericani?

R. - El gran problema de los jovenes es la falta de oportunidades...
Il grande problema dei giovani è la mancanza di opportunità; le difficoltà per alzare il livello di formazione, specialmente quella accademica in modo che tutti possano avere le stesse opportunità e che non ci siano degli esclusi. In Centroamerica soprattutto c’è una realtà di povertà, di mancanza di lavoro, tanto che molti rischiano la vita per migrare verso il Nord America. E poi c’è la solitudine nella quale vivono tanti giovani che sono stati inghiottiti dal narcotraffico, dalle gang, e questo ci deve fare riflettere come Chiesa.

D. - Panama è una terra di passaggio tra continenti, tra oceani. Terra di incontro e di partenze. Come arcivescovo di Panama, quali sono le sue aspettative per la GMG?

 R.- Que Panamà pueda ser eso el centro de union de los jovenes...
Che Panama possa diventare il centro di unione tra i giovani. Stiamo lavorando anche perché la Giornata Mondiale dei Giovani possa essere molto ecumenica. Io credo che il grande segno di unità a livello mondiale e latinoamericano è poter dire ai popoli che nonostante le differenze abbiamo obiettivi comuni. Lavoriamo per integrare altri gruppi religiosi non cattolici nel progetto della Giornata Mondiale della Gioventù.

 








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