2017-06-16 19:05:00

Comitato Art 26: la scuola chieda il consenso informato preventivo


“Bisogna rilanciare l’alleanza tra famiglie italiane e scuole pubbliche”. E’ una delle priorità ribadite da Maria Chiara Iannarelli, insegnante, vicepresidente  di Comitato Articolo 26 che per domani, alle ore 10.30, insieme a Generazione Famiglia, Non si Tocca la Famiglia e Provita Onlus, ha organizzato un “flash mob” di fronte al Ministero della Pubblica Istruzione, in largo Bernardino da Feltre a Roma.

Da “tutta Italia continuano segnalazioni di progetti critici a scuola su temi educativi sensibili, come l’educazione sessuale, la lotta contro le discriminazioni o la cosiddetta educazione di genere - ribadisce Iannarelli -, temi condivisibili, ma spesso con metodi controversi che scavalcano il primato educativo dei genitori”.

Per Iannarelli in molte scuole italiane come in tutta Europa “sta avanzando l’ideologia gender” e si sta imponendo un certo tipo di “educazione sessuale non rispettosa della sensibilità dei bambini e di moltissime famiglie”. Ha ricordato il caso di Modena in cui a scuola parlando di educazione sessuale si è “sfiorata la pornografia” e citato numerose segnalazioni provenienti da tutta Italia.

“Lettere, richieste e petizioni - ribadisce - sono state inviate agli uffici competenti e al ministro Valeria Fedeli, ma non abbiamo avuto risposte e per questo saremo in piazza domani”.

Le associazioni - che per l’occasione hanno lanciato l’hashtag #liberidieducare - a fronte “dell’annunciato impegno del Miur per un patto di corresponsabilità” chiedono la formalizzazione della richiesta del “consenso informato preventivo ai genitori da parte delle scuole e il rispetto della possibilità di esonero e di attività alternative nel momento in cui i progetti scolastici non fossero condivisi dai genitori stessi”. “Il riconoscimento del primato educativo dei genitori è riconosciuto dalla legge internazionale, nazionale, ma anche da gran parte della normativa scolastica – precisa Iannarelli – però questa viene spesso disattesa”.

 

Ascolta l’intervista con Maria Chiara Iannarelli: 

 








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