2017-06-23 07:59:00

Consiglio Ue: accordo su difesa comune e lotta al terrorismo


Un accordo, definito storico, sulla difesa comune europea e la lotta al terrorismo è stato raggiunto ieri al Consiglio europeo. Nella prima giornata del vertice dei capi di stato a Bruxelles si è discusso anche di Brexit, sanzioni alla Russia e governance economica. Si chiude oggi con la seconda e ultima giornata il summit Ue, in cui, fra la altre cose, si parlerà di immigrazione, tema sul quale restano forti le divisioni. Il servizio di Marco Guerra:

"Tutti i capi di Stato sono d'accordo con la proposta della Commissione di creare un fondo per la difesa". Lo ha annunciato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a margine della prima sessione di lavoro al vertice europeo, parlando di “passo storico”. In pratica vi sarà una cooperazione permanente in campo militare: gli Stati potranno unire le loro forze (battle groups Ue) in caso di crisi. "entro tre mesi" dovranno essere presentate le liste degli impegni per i progetti e la collaborazione "sul terreno". Sul fronte del terrorismo si è deciso di lavorare più strettamente con le società che gestiscono il web per rimuovere la propaganda jihadista. 

Brexit

E ieri si è discusso anche della Brexit. La premier Theresa May ha illustrato le sue proposte sui diritti dei cittadini Ue che vivono in Gran Bretagna. Londra vuole concedere la piena residenza, con tutti i diritti connessi, a chi lavora oltre Manica da almeno 5 anni. Si è quindi parlato della ricollocazione delle due agenzie Ue presenti nel Regno Unito, quelle del controllo bancario e del farmaco. L’Italia vorrebbe portare quest’ultima a Milano. I 27 capi di stato hanno poi concordato di estendere per altri sei mesi le sanzioni economiche contro la  Russia per la mancata attuazione degli accordi di Minsk sulla crisi ucraina. Sul fronte economico si segnala un nuovo impulso sull' Asse Parigi e Berlino. Il presidente francese Macron ha sottolineato come lui e la cancelliera tedesca Merkel desiderino "lavorare insieme a una roadmap sul futuro dell'euro e dell'eurozona". 

 Immigrazione

Oggi sul tavolo del Consiglio Ue arriva il tema più divisivo, ovvero l'immigrazione.  Il premier italiano Gentiloni e il presidente della commissione Juncker spingono per un impegno maggiore, ma i Paesi del est continuano a rifiutare la ripartizione dei richiedenti asilo. Per questo motivo si punta a rilanciare lo sviluppo dell’Africa e a garantire al governo libico i fondi sufficienti per controllare i flussi migratori.
 








All the contents on this site are copyrighted ©.