2017-06-27 13:34:00

Papa a delegazione Patriarcato ecumenico: comunione non è uniformità omologata


Sono trascorsi 50 anni dalla visita di Paolo VI al Fanar, ad Istanbul, nel luglio del 1967, e della visita del Patriarca Athenagoras, a Roma, nell’ottobre dello stesso anno. Lo ha ricordato stamane il Papa ricevendo in udienza una delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, in occasione del tradizionale scambio di visite per le rispettive feste dei Santi Patroni, Pietro e Paolo il 29 giugno a Roma ed Andrea il 30 novembre ad Istanbul. Il servizio di Roberta Gisotti:

“L’esempio di questi coraggiosi e lungimiranti Pastori” - ha sottolineato Francesco, riferito a Paolo VI e Athenagoras - ci incoraggia a seguire nel nostro cammino verso la piena unità”:

“Cinquant’anni fa le due visite furono eventi che suscitarono immensa gioia ed entusiasmo nei fedeli delle Chiese di Roma e di Costantinopoli e contribuirono a far maturare la decisione di inviare delegazioni per le rispettive feste patronali, cosa che continuiamo a fare anche oggi”.

Una tradizione che si rinnova e porta frutti:

“…accresce in noi il desiderio di ristabilire pienamente la comunione tra cattolici e ortodossi, che già pregustiamo nell’incontro fraterno, nella preghiera condivisa e nel comune servizio al Vangelo”.  

“Comunione che non sia uniformità omologata”, ha chiarito Francesco soffermandosi poi sulle figure dei Santi Pietro e Paolo, “patroni principali” della “Chiesa di Roma”, che “hanno servito il Signore con stili differenti e in modo diverso”, “fino ad offrire in sacrificio la propria vita”, “memoria di unità nella diversità”:

“Come voi ben sapete l’iconografia rappresenta i due apostoli stretti in un abbraccio, profezia dell’unica comunione ecclesiale nella quale le legittime differenze debbono convivere".

Ha quindi rievocato il Papa, il recente incontro al Cairo con il Patriarca ecumenico Bartolomeo, “fratello amato”:

“..ho potuto constatare ancora una volta la profonda consonanza di visione su alcune sfide che toccano la vita della Chiesa e il mondo contemporaneo".

Infine un augurio per il prossimo incontro, a settembre, a Leros in Grecia del Comitato di coordinamento della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa:

“Auspico che questa riunione, in un clima spirituale di ascolto della volontà del Signore e nella viva consapevolezza del cammino che molti fedeli cattolici e ortodossi in varie parti del mondo già compiono insieme, sia ricca di buoni risultati per il futuro del dialogo teologico".








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