2017-06-28 13:32:00

Lotta all'usura. Mons. D'Urso: combattere piaga con solidarietà


Si è tenuta oggi, a Roma, l’Assemblea annuale della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”, sul tema: “22 anni di servizio alle persone vittime dell’usura”. L’usura, diffusa su tutto il territorio nazionale, risulta essere un fenomeno maggiormente presente nel Mezzogiorno. Giorgio Saracino ha chiesto a mons. Alberto D’Urso, presidente della Consulta, come si è analizzato il fenomeno durante il convegno.

R. - La stiamo trattando innanzi tutto da un punto di vista del rapporto con la legalità, quindi per quanto riguarda i rapporti con la malavita organizzata - che diventano sempre più estesi - perché la malavita organizzata, in tempo di crisi economica, allarga sempre più la sua capacità di intervento, essendo disponibile a prestiti proibiti. Noi non vogliamo perdere la fiducia nelle istituzioni, però dobbiamo poter vedere che c’è non solo un’educazione alla legalità, ma c’è anche una legalità che viene rispettata attraverso i processi e le indagini, attraverso la guardia di finanza e i carabinieri, perché la malavita fa sempre più paura; tante volte le vittime dell’usura diventano la manovalanza dell’usura.

D. - Come si può combattere il fenomeno dell’usura?

R. - Bisogna insegnare alle persone il giusto rapporto con il denaro. Anche la gente semplice deve imparare a fare il passo secondo la gamba. Si può combattere cercando di non indicare l’azzardo come possibile sostituto del lavoro che manca, perché l’azzardo assicura solo disperazione e delusione. Dobbiamo chiedere al mondo della politica che il lavoro cominci davvero ad esserci. Manca il pane quotidiano quasi a una famiglia su due: al pane quotidiano non si può rinunciare. Si può combattere l’usura con la prevenzione e con la solidarietà, ma accanto a queste bisogna che ci sia quella citata educazione alla legalità e - mi permetto di aggiungere - un accompagnamento di queste vittime perché, se hanno sbagliato nel passato, non ricadano negli stessi errori.

D. - Come nasce la Consulta nazionale antiusura? Quali sono i suoi obiettivi?

R. - La Consulta nazionale antiusura è nata per far sì che in ogni regione d’Italia possa esserci una consultazione anti usura. Siamo stati interlocutori della Conferenza episcopale italiana. Da un punto di vista civile c’è una lotta all’usura; da un punto di vista ecclesiale c’è soprattutto un’educazione alla promozione della solidarietà. Per cui, da una fondazione che esisteva nel 1994 siamo arrivati a 29 fondazioni: stamattina abbiamo battezzato l’ultima. Quindi possiamo dire che il territorio italiano è presidiato da tante fondazioni antiusura che permettono di avere a disposizione tanti volontari – siamo più di tremila – che possono essere avvicinati per consigli, per trasformare i debiti da usurai in debiti bancari, per essere accompagnati in un itinerario di liberazione da un’esperienza di vita sotto schiaffo. Perché chi si imbatte nell’usura è sotto schiaffo.








All the contents on this site are copyrighted ©.