"Le dighe saltano una dopo l’altra. Era prevedibile. Quale società vogliamo proporre alle future generazioni"? Così padre Oliveir Ribadeau Dumas, segretario generale e portavoce della Conferenza episcopale di Francia (Cef), commenta in un tweet il parere favorevole espresso dal Comitato consultivo nazionale d’etica (Ccne) all’apertura della procreazione medicalmente assistita (Pma) alle coppie di donne e alle donne sole che desiderano mettere al mondo un figlio senza partner maschile.
Il diritto al bambino non può soppiantare il diritto dei bambini
Il giudizio negativo di padre Ribadeau Dumas - ripreso dall’agenzia Sir - segue quelli
altrettanto negativi delle Associazioni familiari cattoliche di Francia,
secondo cui la decisione della Ccne “soddisfa l’egoismo degli adulti a scapito dei
diritti del bambino”. Pur comprendendo e rispettando “il desiderio di un figlio nelle
coppie di donne”, le Associazioni “non possono ammettere le conseguenze” che una pratica
come quella della procreazione medicalmente assistista - cioè l’inseminazione artificiale
da donatore, per procreare senza un partner maschile - può avere “sul bambino”. E
al presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, le Associazioni familiari domandano:
“Il diritto al bambino viene prima dei diritti dei bambini?”.
Tutelare il diritto a conoscere i propri genitori
Sulla questione intervengono anche i giuristi che
ricordano come la Convenzione internazionale dei diritti del bambino ratificata nel
1990, “superiore al diritto francese”, proclami anche “il diritto di conoscere i propri
genitori e di crescere con loro, per quanto possibile”. Aprire pertanto la Pma alle
coppie gay - si prosegue - significa innescare delle bombe a scoppio ritardato “perché
i bambini un giorno ne chideranno conto”.
Parere del Comitato è consultivo, ma apre a evoluzioni legislative
Il parere del Comitato d’etica era da tempo atteso. Si tratta di un parere “puramente
consultivo”, ma la sua pubblicazione apre la via a un’evoluzione della legislazione
in merito a una determinata questione. Lo stesso presidente della Repubblica,
Emmanuel Macron, in una lettera alle comunità Lgbt inviata durante la campagna
elettorale, si era detto favorevole a una legge che potesse aprire la Pma alle coppie
lesbiche e alle single ma che avrebbe, comunque sia, atteso il parere del Comitato
nazionale d’etica per avere “un consenso” il più ampio possibile sulla futura normativa.
Lo stesso Comitato non è unanime
Secondo il Comitato, “questa richiesta di assistenza medica alla procreazione, cioè
l’inseminazione artificiale da donatore per procreare senza un partner maschile, al
di fuori di ogni tipo d’infertilità patologica, s’iscrive in una rivendicazione di
libertà e di uguaglianza nell’accesso alle tecniche (mediche) per soddisfare il desiderio
di un figlio”. Il parere emesso ha trovato però il Comitato non unanimemente d’accordo.
I due terzi si sono pronunciati a favore, un terzo invece si è detto contrario.
D’altra parte lo stesso Comitato evidenzia, nel suo parere, una serie di “punti critici”
tra cui le conseguenze per il bambino, il rischio di una mercificazione e le condizioni
stesse di fattibilità.
In agenda anche l’autoconservazione degli ovociti
Nello stesso parere, il Comitato si è espresso – ma in maniera più prudente – anche
sull’autoconservazione degli ovociti. E mentre l’Accademia di medicina si era detta
favorevole in un parere pubblicato il 19 giugno, il Comitato d’etica ha messo in guardia
sul “carattere molto vincolante della procedura”.
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