2017-06-28 10:28:00

Furlan (Cisl); sindacato indispensabile per una buona società


"Una globalizzazione inumana e una finanza ingorda, ci hanno consegnato più diseguaglianze sociali, più povertà, più disoccupazione". Il segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan ha espresso questi concetti in aula Paolo VI di fronte al Papa. Alessandro Guarasci ha sentito la stessa Furlan:

R. - Il sindacato è indispensabile, ha detto il Santo Padre, il buon sindacato, per fare una buona società, stare insieme agli ultimi, stare nelle periferie, stare accanto ai giovani, agli immigrati, agli esclusi. Credo che sia la vera sfida che abbiamo davanti: come attraverso l’azione del sindacato, l’azione della Cisl, i diritti di cittadinanza, il diritto alla dignità della persona riusciamo a garantirlo a tutte le persone che vivono nel nostro Paese, A partire dai giovani che non trovano lavoro, dai tanti profughi e immigrati che scappano dalle guerre e dalla fame, dagli anziani poveri, da chi pensa che non si debba più avere speranza. Il sindacato è speranza.

D. - Il Papa in qualche modo ha detto: troppo poco lavoro per i giovani. Anche questo governo ha fatto troppo poco, secondo lei?

R. - Credo che tutto il Paese abbia fatto troppo poco per i giovani. E lo sprone del Santo Padre più che importante è prezioso. Noi dedicheremo gran parte del nostro congresso a questo tema: come rendere protagonisti nel lavoro, nel sociale, nella comunità, i nostri giovani.

D. - Un pensiero alle grandi vertenze, Ilva e Alitalia. Lei vede una luce in fondo al tunnel?

R. - Io credo che noi dobbiamo costruire un percorso perché alla fine per ogni vertenza nel nostro Paese ci sia una giusta soluzione. Questo è il compito che abbiamo. Se mettiamo al centro il lavoro, la crescita, la persona, tutti assieme possiamo riuscirci.








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