2017-07-12 11:41:00

Mongolia: la Chiesa celebra il Giubileo d’argento


In Mongolia la Chiesa cattolica festeggia quest’anno 25 anni di presenza nel Paese. Il “Giubileo d'argento” – ha reso noto l’agenzia Fides - è stato celebrato il 9 luglio con una santa Messa nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Ulaanbaatar. Il vescovo Wenceslao Padilla, prefetto Apostolico della Mongolia, ha espresso la sua gratitudine a Dio e a tutti i collaboratori per ciò che è stato fatto negli ultimi 25 anni. "A questo punto – ha affermato il presule durante la celebrazione - posso veramente dire, e voglio gridare al mondo, le parole del profeta Isaia: celebrate il Signore, proclamate il suo nome; fate conoscere tra le nazioni ciò che ha fatto e proclamate che il Suo nome è grande e sia esaltato (Isaia 12,4). Il Dio dei nostri padri è stato veramente ricco di grazia, amorevole, ha protetto e guidato in ogni passo del nostro cammino di fede e la nostra piccola comunità di credenti in Mongolia”. Il vescovo ha anche sottolineato che "la stabilità della Chiesa in Mongolia, con la sua presenza in diversi settori della società, è sempre cresciuta e si è rafforzata”. “L’arrivo di missionari di diverse congregazioni religiose e di nazioni diverse, la collaborazione e la fede di molti mongoli – ha spiegato - hanno contribuito a costruire una solida presenza della Chiesa in Mongolia”.

25.mo anniversario delle relazioni tra Santa Sede e Mongolia
Quest’anno si celebra anche il 25.mo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Mongolia. Quando il Paese asiatico divenne nei primi anni '90 uno Stato democratico, il governo prese l'iniziativa di chiedere relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Il 4 aprile 1992 si stabilirono relazioni diplomatiche e il 10 luglio di quell’anno il primo gruppo di missionari, 3 membri della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria, arrivarono in Mongolia. Durante la celebrazione del 9 luglio a Ulaanbaatar mons. Marco Sprizzi, primo consigliere alla Nunziatura apostolica di Corea del Sud e Mongolia, ha ricordato che “la Santa Sede è stato uno dei primi Stati a riconoscere la Mongolia nella comunità internazionale, dopo la sua indipendenza”. “Da allora le relazioni sono state molto buone”. “Il Papa – ha concluso - è preoccupato per il benessere spirituale e materiale del popolo mongolo. Dal momento che non promuoviamo il nostro interesse, ma piuttosto l'interesse del popolo della Mongolia, le relazioni sono molto buone e continuiamo a servire la popolazione in questo Paese”.  

Eletto in Mongolia il nuovo Presidente
Importanti novità si  registrano infine, in Mongolia, sul versante politico . Dopo il ballottaggio tenutosi lo scorso 9 luglio, è stato eletto il nuovo Presidente. Si tratta di Khaltmaa Battulga, ex maestro di arti marziali ed esponente del Partito democratico, all’opposizione. Il neo Capo di Stato mongolo ha ottenuto il 55,15% delle preferenze.








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