2017-08-05 10:24:00

Libia: governo diviso sull'intervento navale italiano


Di Paola Simonetti

Si spacca il governo libico in merito alla missione italiana nel Paese. Da Tripoli, infatti, arriva l’attacco all’Italia da uno dei vice del premier Sarraj, che vede nell’azione italiana “una violazione della sovranità nazionale”. 

Dopo l’autorizzazione del premier libico al Sarraj all’intervento navale italiano, giunge dunque la contrarietà di uno dei 4 vice presidenti del consiglio presidenziale libico, Al-Majbari, considerato espressione del nemico n.1 di Sarraj, il generale Haftar, uomo forte della Cirenaica che ha minacciato di bombardare le navi italiane.

Al-Majbari ha precisato che l'intervento italiano non è consentito dal memorandum d'intesa tra la Libia e l'Italia. Ma, secondo il governo italiano, le parole di Majbari rientrano nella dinamica di un dibattito interno libico – che l'Italia rispetta pienamente - e non inficiano in alcun modo il rapporto di cooperazione tra i due Paesi, mirato a potenziare la lotta contro i trafficanti di esseri umani - questione di importanza capitale per entrambi - e a rafforzare al tempo stesso la sovranità libica, il tutto all'interno di una cornice giuridica certa.

L’esecutivo italiano ha inoltre ricordato che le iniziative del programma di Roma a sostegno della Guardia Costiera libica saranno effettuate solo su espressa richiesta di quest’ultima e dell’esecutivo libico.

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