2017-08-06 11:31:00

Nord Corea: Consiglio Sicurezza approva nuove sanzioni. Sì della Cina


di Michele Raviart

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all’unanimità nuove sanzioni contro la Corea del Nord. La risoluzione, proposta dagli Stati Uniti e votata anche dalla Cina taglia di un miliardo di dollari le esportazioni di Pyongyang, vietando il commercio di carbone, ferro, piombo e prodotti ittici. Un taglio di un terzo alle esportazioni del Paese asiatico. Limitati anche gli investimenti stranieri nel Paese, bloccato il numero di nordcoreani che lavorano all’estero e impedite nuove joint venture con il regime di Kim Jong-un. Nove persone e quattro entità finanziarie sono state aggiunte alla lista nera, tra cui la Foreign Trade Bank, a cui viene applicato il blocco totale delle attività.

Le sanzioni arrivano a seguito degli ultimi due test missilistici condotti dalla fine di luglio, dopo i quali la Corea del Nord aveva annunciato di essere in grado di colpire “l’intero territorio degli Stati Uniti”. “Rimane poco tempo, ma oggi abbiamo adottato un passo nella giusta direzione e abbiamo mandato un messaggio forte al regime nordcoreano”, ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley. Soddisfatto il presidente Donald Trump, che ha apprezzato l’appoggio di Russia e Cina alla risoluzione e si è impegnato a “lavorare con i suoi alleati per incrementare la pressione diplomatica e economica nei confronti della Corea del Nord per mettere fine alla sua condotta minacciosa e destabilizzante”.

Non si esclude tuttavia l’uso della forza militare. In un’intervista il consigliere per la Sicurezza Nazionale H.R. McMaster ha infatti ribadito che gli Stati Uniti sono pronti a tutte le opzioni, compreso il lancio di una “guerra preventiva”. Non si può tollerare che Pyongyang possa rappresentare una minaccia per gli Usa, ha detto McMaster. “Il presidente è stato molto chiaro in proposito”, ha aggiunto, e “se la Corea del Nord ha armi nucleari che possono minacciare gli Stati Uniti questo è intollerabile”.

Decisivo per l’approvazione delle nuove sanzioni è stato il “si” della Cina, che già aveva fatto pressioni sul regime nordcoreano sospendendo le importazioni di carbone. “Il fatto che il Consiglio di Sicurezza abbia adottato questa risoluzione all’unanimità dimostra che la comunità internazionale è unita in merito alla denuclearizzazione della penisola coreana”, ha detto all’Onu l’ambasciatore cinese Lui Jievi. “Basta con le provocazioni”, l’appello lanciato da Manila a Kim Jong-Un dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi.








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