2017-08-10 13:00:00

“Black Day”. Vescovi India: ancora discriminati i dalit cristiani


di Robin Gomes

Ricorre oggi in India il “Black Day”, Giornata di protesta promossa dalla Chiesa indiana contro le discriminazioni nei confronti dei dalit, ovvero dei cosiddetti “fuori casta”, in particolare cristiani e musulmani. La Giornata ricorda il 10 agosto 1950, quando il presidente dell’India approvò il paragrafo 3 della Costituzione sulle Scheduled Caste (SC), che garantisce diritti e prerogative solo ai dalit di religione indù. In seguito, i dalit sikh e buddisti sono stati inclusi in questa norma, ma non i dalit cristiani e musulmani sono rimasti esclusi fino ad oggi. Su questa Giornata, Robin Gomes ha intervistato padre Devasagaya Raj, segretario del Ufficio della Conferenza episcopale indiana che si occupa proprio dei dalit:

R. – In the 16th century, many of the Dalit became Christians and they are called …

Nel XVI secolo, molti dalit divennero cristiani, e vennero chiamati cristiani-dalit. Nonostante fossero diventati cristiani, dovettero continuare a subire una forte emarginazione socio-economica, mentre rappresentano la maggioranza dei cristiani nella Chiesa cattolica. Questo significa che il 65% dei cattolici in India sono dalit. Per questo la Chiesa riconosce loro grande importanza.

D. – All’interno della Chiesa e delle comunità cristiane, esiste ancora questo sistema di caste? I cristiani dalit sono ancora emarginati?

R. – Yes: in many places it is expressed in different ways; for example, in some …

Sì, e in molti luoghi questo si esprime in modi diversi; per esempio, in alcuni posti ci sono due cimiteri, due carri funebri e la festa della parrocchia si celebra in due modi diversi. Non ci crederà, ma ci sono anche alcune chiese per i dalit e altre per i non-dalit, e in alcuni luoghi i dalit non sono ammessi al coro, né al servizio all’altare e nemmeno alle letture durante la Messa. Tra le diverse discriminazioni, in alcuni luoghi non sono ammessi al sacerdozio né alle società religiose …

D. – Ci spiega cosa è il “Black Day” è come è iniziato?

R. – The 1950 Presidential Order, par. 3, says only the Hindus can be in …

Il decreto presidenziale del 1950 specifica, al paragrafo 3, che soltanto gli indù possono fare parte delle “caste registrate” e quindi accedere a determinati privilegi, mentre ai dalit cristiani e ai dalit musulmani sono negati i diritti. Il “Black Day” è ricordato sia dai dalit cristiani, sia dai dalit musulmani.

D. – In che modo si commemora il “Black Day”, il 10 agosto?

R. – The Catholic Church as well as the Protestant Church jointly organize it. …

E’ organizzato insieme dalla Chiesa cattolica e da quella protestante. Questa giornata è osservata a livello distrettuale, statale e nella stessa capitale federale, dove i dalit cristiani si radunano di fronte alla cattedrale del Sacro Cuore per manifestare il loro disappunto per non essere inclusi nelle “caste registrate” e per consegnare dei memorandum ai rappresentanti del governo nazionale e al governo stesso, ricordando la negazione dei diritti dei cristiani dalit.

D. – I musulmani partecipano al “Black Day”?

R. – Yes, in many places Muslims do join the “Black Day” because dalit-muslims, …

Sì, in molte località i musulmani partecipano al “Black Day” perché anche ai dalit musulmani sono negati i diritti; così in alcune località anche loro partecipano al “Black Day”, alle manifestazioni e agli incontri che si tengono per questa ricorrenza.








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