2017-08-15 08:30:00

Vescovi India: auguriamo al Paese un futuro grande e inclusivo


di Giancarlo La Vella

Settanta anni fa, Pakistan e India, rispettivamente il 14 e 15 agosto 1947, proclamavano l'indipendenza dal Regno Unito. Le vicende storiche e politiche si sono sviluppate alla luce di un costante conflitto tra i due Paesi su vari problemi, primo fra i quali la sovranità sulla regione contesa del Kashmir. La realtà odierna indo-pakistana è ben lontana dal grande Stato unitario che il Mahatma Ghandi avrebbe volutoSecondo Marzia Casolari, docente di Storia dei Paesi asiatici all'Università di Torino, "gran parte delle frizioni tra India e Pakistan si risolveranno con la divisione in due aree di competenza della regione contesa del Kashmir".

Anche la Chiesa indiana partecipa alle celebrazioni del 70.mo anniversario dell’indipendenza del Paese. A questo proposito, vi proponiamo il commento di mons. Theodore Mascarenhas, segretario generale della Conferenza episcopale indiana, raccolto da Robin Gomes:

“Siamo molto grati a questo grande Paese, a questa grande civiltà, per l’accoglienza che ha dato ai cattolici nei secoli. Infatti, noi siamo molto contenti di essere cittadini dell’India, una civiltà che ha sempre avuto una tradizione di tolleranza e di convivenza pacifica tra varie religioni e varie comunità. Mentre celebriamo i 70 anni di indipendenza, noi speriamo per il nostro Paese un futuro grande ma anche inclusivo, un Paese in cui ci sia spazio per i poveri, i popoli indigeni, i dalit, cioè i cosiddetti fuori-casta, e per le persone emarginate: con tutti loro rimane sempre il cuore della Chiesa, come Gesù ci ha insegnato”.

Ascolta e scarica il podcast dell'intervista a Marzia Casolari

 

 








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