2017-08-17 14:20:00

Onu, in fuga dal Sud Sudan in Uganda. I missionari: non c'è futuro


di Francesca Sabatinelli 

La comunità internazionale intervenga e subito in aiuto di chi fugge dal Sud Sudan, dai gruppi armati che appiccano fuoco alle case, che uccidono civili inermi, che violentano donne e bambine, e che sequestrano ragazzini per arruolarli con la forza. L’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Acnur) lancia un drammatico appello: il numero di chi, per sfuggire alla violenza, cerca riparo in Uganda è arrivato a un milione. In media, negli ultimi 12 mesi, 1.800 persone in fuga dal Sud Sudan, in maggioranza donne e bambini, sono arrivate in Uganda, mentre un altro milione ha trovato riparo in Sudan, Etiopia, Kenya, Congo e Repubblica Centrafricana. L’aiuto fornito non è più sufficiente, denuncia l’Acnur, che quantifica in 674 milioni di dollari, per quest’anno, la somma necessaria a sostenere queste persone.

“La gente scappa e va nei Paesi limitrofi perché non c’è futuro”, racconta padre Christian Carlassare da Juba, vice provinciale dei comboniani in Sud Sudan. Queste persone, spiega, non hanno più sicurezze, non sanno se un domani avranno ancora la casa, o se saranno ancora vivi. “L’economia è in stallo, la moneta non vale più niente, non c’è lavoro”, prosegue padre Carlassare, che denuncia la violenza da parte di chi “è al potere”, spiegando poi che non si tratta dei politici, quanto dei gruppi militari del governo, ma anche dell’opposizione. “Si parla di dialogo nazionale – continua – ma sembra più uno slogan del governo”. Spetta alla Chiesa quindi dare speranza alle persone per far credere loro che ci sia ancora spazio per la pace. 

Ascolta e scarica il podcast con l'intervista integrale a padre Christian Carlassare

 








All the contents on this site are copyrighted ©.