2017-08-22 14:48:00

Terremoto ad Ischia, salvi i bimbi. Sepe: Chiesa pronta ad accogliere


di Francesca Sabatinelli 

Ciro e Mattia sono salvi, dopo oltre 15 ore dal crollo della loro casa. I bambini stanno bene, così come in buone condizioni erano stati estratti il fratellino di soli sette mesi e i genitori. “I soccorritori hanno fatto un’operazione veramente grande”, racconta, intervistato da Alessandro Guarasci, il vescovo di Ischia, mons. Antonio Lagnese, rimasto accanto ai familiari dei piccoli sino al loro salvataggio.  Si può quindi azzardare un bilancio definitivo del sisma che ha colpito Ischia e che ha provocato la morte di due donne, il ferimento di 39 persone, la gran parte delle quali già dimesse e 2.600 sfollati. Il terremoto, di magnitudo 4.0, si è sviluppato a circa 5 chilometri di profondità, a tre chilometri a nord dell’isola. Nei prossimi giorni si dovranno confrontare i dati per stabilire la natura del sisma, se di origine tettonica o vulcanica, precisa Dimitri Dello Buono, direttore del laboratorio geoSDI del Cnr.

Il Consiglio dei ministri ha stabilito lo stato di emergenza e la prossima nomina di un Commissario da parte della protezione civile. Le polemiche ora si aprono sul collegamento che è stato fatto circa i crolli e l’abusivismo, in una nota congiunta i sindaci dei sei Comuni respingono connessioni tra “l’evento sismico e i fenomeni legati all’abusivismo edilizio”  sottolineando che i crolli hanno “interessato per lo più strutture antiche”. Cordoglio per le vittime, ma anche gioia per il salvataggio dei bambini, sono stati espressi dalle più alte cariche istituzionali italiane, dal Presidente Mattarella, che presto si recherà a Ischia, al premier Gentiloni, e anche dai leader stranieri, come la Cancelliera tedesca Angela Merkel.

Oltre mille le persone che nelle ultime ore hanno lasciato l’isola per tornare sulla terra ferma. Nel racconto di Daniela Perna, di Roma ancora il ricordo del boato che ha preceduto la scossa. La speranza che i turisti non abbandonino l’isola è nelle parole di chi da sempre è al servizio dei villeggianti, come Antonio Longobardi direttore dell’Hotel Grazia a Lacco Ameno, e di Franco Polverino, gestore della pensione Villa Mafalda a Forio.

A sostegno della popolazione ischitana si sono mobilitate Chiesa campana, Caritas e volontari, come afferma il card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza episcopale della Campania al microfono di Luca Collodi:

R.  – Abbiamo concordato che la Caritas regionale diventa il punto di riferimento per tutte le iniziative che si intendono promuovere. Faremo una campagna, una colletta anche economica, per la raccolta di materiale, per dare in base alle esigenze che ci diranno, dare tutto quell’aiuto vero, concreto, reale di cui hanno bisogno queste persone dell’isola, soprattutto della cittadina di Casamicciola che è quella più colpita.

D. – Quali sono le richieste di aiuto che arrivano dalle parrocchie di Ischia?

R.  – Intanto coperte, ma anche di cercare un alloggio dove accogliere  tutti quelli che hanno lasciato le loro case, che hanno lasciato le loro abitazioni. Poi stiamo cercando di conoscere bene quali sono le esigenze di ordine medico di cui hanno bisogno. Noi qui abbiamo un Centro di raccolta di tutti i medicinali che distribuiamo ai poveri gratuitamente, quindi abbiamo la possibilità di poter dare assistenza medica, oltre che con medici e infermieri, anche con le medicine, a chi ne ha bisogno. Poi per quello che invece è il cibo con le mense di Caritas riusciamo a sopperire in maniera egregia.

D. - Sarà possibile ospitare gli sfollati di Ischia sulla terraferma a Napoli?

R. – Intanto, qui c’è stata, soprattutto fra ieri sera  e stamattina, una corsa a prendere i traghetti. Ma erano soprattutto i turisti. Adesso per gli abitanti dell’isola il vescovo mi diceva che ci sono strutture di accoglienza,  però io ho detto che, qualora ci fosse bisogno, noi possiamo portarli qui a Napoli perché il viaggio è di mezzora e abbiamo tante possibilità di accoglienza.

Ascolta e scarica il podcast con le interviste integrali (hanno collaborato Giancarlo La Vella e Alessandro Guarasci) 

 

 

 








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