di Federico Piana
Nella Giornata internazionale di commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione, Papa Francesco ha lanciato un tweet sull’account @Pontifex in nove lingue: “Il Signore è vicino a quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento”. Su questa Giornata, abbiamo raccolto il commento di padre Michael Czerny, sottosegretario della Sezione per i Migranti e i Rifugiati del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale:
R. – E’ triste che questa Giornata di commemorazione non sia soltanto un ricordo storico, ma anche un tema attuale; allo stesso tempo bisogna dire che il ricordo della schiavitù del passato è anche una domanda aperta, perché le conseguenze della tratta rimangono fino ad oggi.
D. – Quali sono queste conseguenze?
R. – Le conseguenze sono il squilibrio nei rapporti soprattutto fra Africa ed Europa e fra l’Africa e le America: questo rimane come parte di questo grande crimine.
D. – Attualmente, la schiavitù moderna si manifesta sotto altre forme. Lo ha denunciato anche Papa Francesco più volte. E anche la tratta di esseri umani è una forma di schiavitù moderna, come ha detto Papa Francesco. Sono molte forme che tante volte si nascondono ai nostri occhi …
R. – Esattamente. Questa forse è una differenza con il passato, quando la schiavitù era un aspetto più o meno “normale” della società; oggi moltissime forme sono nascoste e perciò il primo passo è aprire gli occhi ed essere più sensibili ai pericoli della schiavitù moderna.
D. – Schiavitù moderna che tocca anche le migrazioni: questo è un problema che gli Stati si debbono porre …
R. – Sì, questa è una delle cose che Papa Francesco ha chiesto nel suo recente messaggio. Significa che le vie delle migrazioni devono essere regolate e devono essere relativamente “facili”, perché altrimenti c’è il pericolo che il traffico di esseri umani diventi schiavitù.
D. – Secondo lei, per debellare queste forme di schiavitù moderne, la comunità internazionale cosa deve fare? Quali sono i passi necessari?
R. – Io penso che il primo passo necessario sia un esame di coscienza …
Ascolta e scarica il podcast dell'intervista a padre Michael Czerny
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