2017-08-24 13:36:00

Caritas Roma: interdetti da modalità sgombero migranti


di Giancarlo La Vella

Nuove tensioni stamani in piazza Indipendenza, a Roma, dopo lo sgombero di un gruppo di richiedenti asilo. Sabato scorso erano stati allontanati dal palazzo della vicina Via Curtatone, che occupavano abusivamente dall’ottobre 2013. All’inizio del 2016 la Guardia Costiera aveva fatto irruzione nell’edificio per scovare alcuni scafisti che si nascondevano nel palazzo: dodici persone erano state arrestate.

Almeno 400 rifugiati, soprattutto etiopi ed eritrei, si sono allora installati all’aperto in Piazza Indipendenza, anche in segno di protesta, ma, in particolare, perché non avevano alcun luogo dove andare. Per liberare la piazza, oggi le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno sgomberato il gruppo, soprattutto donne e bambini, utilizzando addirittura gli idranti. A quel punto le donne si sono inginocchiate con le braccia alzate. La Questura afferma che hanno rifiutato qualsiasi sistemazione. Le rifugiate ribadiscono di non avere avuto invece alcuna proposta. Questo non è un Paese democratico, hanno gridato. 

Inevitabili le polemiche sulla gestione alquanto approssimativa dell’immigrazione, in questo caso molti i richiedenti asilo, nella capitale. Per quattro anni non si è riusciti a trovare una soluzione abitativa e si è tollerata nel silenzio una soluzione provvisoria

In una nota, la Caritas di Roma afferma che “lascia interdetti” il modo in cui è avvenuto lo sgombero, “senza alcuna programmazione ed in una logica emergenziale che non può far altro che portare all'escalation cui abbiamo assistito”. “Un intervento di questo tipo - prosegue la nota - per l'alto numero delle persone interessate, per la presenza di bambini e nuclei familiari e per la storia di sofferenze e violenze che queste persone hanno subito, richiedeva da tempo interventi sociali mirati e programmati, inseriti in un più vasto programma di iniziative che riguardano gli alloggi popolari e le strutture di accoglienza di emergenza. Purtroppo queste politiche - come hanno dimostrato i fatti di ‘Mafia Capitale’ - sono assenti da anni nella nostra città e di questo ne approfittano gruppi e organizzazioni che vivono sulle spalle dei poveri anche nei fenomeni delle occupazioni”.

Per questo la Caritas di Roma chiede l'istituzione di un tavolo permanente presso la Prefettura, con Comune e Regione, per il monitoraggio e la gestione delle occupazioni: “Fenomeni così complessi non possono infatti essere lasciati gestire alla magistratura e alle forze dell'ordine”.

La Caritas di Roma, presente in piazza Indipendenza con un equipe di operatori, si è attivata a sostegno dei nuclei più fragili “con l'augurio che, nell'ambito della mediazione proposta, tutti operino per il bene dei migranti, non solo di quelli presenti in Piazza ma anche delle migliaia che vivono situazioni simili; affinché la rivendicazione di diritti e interessi legittimi non si trasformino in conflitti duraturi”.        

 








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