2017-08-25 14:03:00

La Chiesa Brasiliana critica il decreto presidenziale su Renca


di Cristiane Murray e Massimiliano Menichetti

La decisione del governo “ha colto di sorpresa noi e il popolo brasiliano”. Così mons. Flavio Giovenale, arcivescovo di Santarém, nello Stato del Pará dove si trova la Reserva Biológica de Maicuru, una delle nove zone che dal 23 agosto non godono più di alcuna tutela a causa di un decreto del governo federale, firmato dal Presidente Michel Temer. Il provvedimento ha cancellato in sostanza un’area protetta di 47mila km² (Renca), grande quanto la Danimarca, tra gli Stati di Pará e Amapá, per dare il via libera allo struttamento del territorio.

“Sono anni e anni - denuncia mons. Giovenale - che l’Amazzonia è vista come se fosse un deposito enorme di ricchezze, e allo stesso tempo c’è la lotta per diminuire le riserve indigene e le riserve forestali dove queste ricchezze si trovano”.

“Non era mai accaduto che fosse firmato un provvedimento per far passare da statali a private 57 ditte”, ha ribadito mons. Giovenale, secondo il quale “questa regione era stata una delle prime a essere creata durante il periodo della dittatura militare e mai si pensava che sarebbe stata toccata!”.

La Chiesa locale è in prima linea nella difesa del territorio e delle minoranze indigene ed ora sta cercando – evidenzia l’arcivescovo di Santarém – “di avere informazioni sicure per vedere quali passi giuridici e anche politici si possano avviare per rimediare a questa decisione del governo”.

“Il gruppo economico più forte nel parlamento brasiliano è il cosiddetto gruppo "BBB": bibbia, bue e bala ovvero pallottola”. Mons Giovenale ribadisce che “si sono uniti i neopentecostali di matrice protestante, i grandi latifondisti di allevamento bovino, ma anche dell’estrazione legale o illegale del legname e infine il gruppo della 'bala', cioè quelli che difendono la pena di morte, la proprietà privata, con scontri e milizie private armate”.

In questo scenario ha già anticipato la volontà di ricorrere alla Corte Ferale il senatore del partito Rete Sostenibilità, Randolfe Rodrigues, che sta guidando l’opposizione al decreto: “Lestinzione della Renca - ha detto - mette a rischio riserve naturali e terre indigene”. Sulla stessa linea il direttore esecutivo di Wwf Brasile, Maurício Voivodic, secondo il quale la liberalizzazione dell’attività mineraria potrebbe causare impatti irreversibili sull’ambiente e i popoli della regione.

 

Ascolta e scarica l'intervista integrale di Cristiane Murray a mons. Flavio Giovenale:

 








All the contents on this site are copyrighted ©.