2017-08-31 13:44:00

Mons. Zuppi: il Papa ci aiuterà a guardare la speranza oltre la paura


Papa Francesco ha ricevuto oggi, in successive udienze, mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, e mons. Duoglas Regattieri, vescovo di Cesena, in preparazione della visita che compirà nelle due città il prossimo primo ottobre.

“Sostanzialmente”, infatti – ha detto ai nostri microfoni mons. Zuppi – si è parlato di queste visite pastorali. “Il Papa ha manifestato tutta la sua gioia per il fatto di venire a conoscere la nostra Chiesa e la nostra città, perché non è mai stato a Bologna”.

La visita a Bologna - ha affermato il presule - ha “un significato particolare” perché arriva per la chiusura del Congresso eucaristico, che si è svolto sul tema “‘Voi stessi date loro da mangiare’. Eucaristia e Città degli uomini”, e in coincidenza con la Domenica della Parola, che “il Papa ha indicato nella ‘Misericordia et Misera’ proprio per mettere al centro dell’ascolto del cristiano la Parola di Dio”.

Mons. Zuppi ha ricordato i momenti principali del viaggio: l’abbraccio ai profughi nell’Hub regionale di Via Mattei, l’incontro con il mondo del lavoro all’Angelus, il pranzo con i poveri nella Basilica di San Petronio: una “mensa straordinaria - ha affermato - che fisicamente vuole essere questa continuazione con la mensa eucaristica: l’Eucaristia continua nello spezzare il pane e nel dare da mangiare, che è anche il pane per chi non lo ha”. C’è poi l’incontro in Cattedrale con il clero e i consacrati e infine quello con il mondo universitario nella Piazza di San Domenico: “In piazza per poter raccogliere più persone e anche per unirsi alla memoria di San Domenico che scelse Bologna proprio per la presenza dell’università”.

“Bologna – sottolinea il presule - è una città-crocevia. Questa è anche la sua vocazione: quella dell’accoglienza. In un momento così pieno di domande, punti interrogativi e paure, credo che la visita del Papa ci aiuterà a guardare la speranza oltre la paura”.

Ascolta l'audio e scarica il podcast dell'intervista a mons. Zuppi

 








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