2017-09-05 12:00:00

Francesco: apriamo orizzonti di gioia e speranza come Madre Teresa


di Alessandro Gisotti

“Come Madre Teresa, apriamo orizzonti di gioia e di speranza per tanta umanità sfiduciata e bisognosa di comprensione e di tenerezza”. E’ il tweet pubblicato oggi da Papa Francesco sul suo account @Pontifex in 9 lingue, nel giorno della memoria della Santa, nel 20.mo anniversario della morte della “Madre dei Poveri” e all’indomani del primo anniversario della canonizzazione preseduta in Piazza San Pietro da Papa Francesco.  Fondatrice delle Missionarie della Carità, premio Nobel per la Pace nel 1979, Madre Teresa è tra gli esempi più straordinari delle meraviglie che può realizzare una persona innamorata di Gesù Cristo.

Il 26 ottobre del 1985, presentandola all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Segretario generale dell’Onu Pérez de Cuéllar la definì la “donna più potente del mondo”. Di certo, la piccola suora avvolta nel suo sari bianco bordato d’azzurro provò disagio per quella enfatica presentazione, lei che molto semplicemente amava definirsi “una piccola matita nelle mani di Dio”. Una piccola matita capace però di scrivere pagine indelebili di misericordia e che con la sola forza della fede riuscì ad aprire case per i bisognosi anche nei luoghi più insperati, da Cuba all’Unione Sovietica. E quando qualcuno le chiedeva quale fosse il suo segreto, lei rispondeva con disarmante semplicità: “Prego”.

In occasione della sua Canonizzazione, avvenuta il 4 settembre di un anno fa, Papa Francesco affermò che “avremo un po’ di difficoltà nel chiamarla Santa Teresa: la sua santità è tanto vicina a noi, tanto tenera e feconda che spontaneamente continueremo a dirle Madre Teresa”. E aggiunse:

Questa instancabile operatrice di misericordia ci aiuti a capire sempre più che l’unico nostro criterio di azione è l’amore gratuito, libero da ogni ideologia e da ogni vincolo e riversato verso tutti senza distinzione di lingua, cultura, razza o religione. Madre Teresa amava dire: Forse non parlo la loro lingua, ma posso sorridere».

Se dunque Papa Francesco l’ha canonizzata, fu San Giovanni Paolo II a beatificarla, il 19 ottobre 2003. Con Karol Wojtyla, Madre Teresa ebbe un rapporto fraterno. Memorabile la visita del Papa polacco, nel 1986, nella casa di Calcutta dove Madre Teresa accoglieva i moribondi. Ed è proprio Giovanni Paolo II a volere per le Missionarie della Carità una struttura in Vaticano, il “Dono di Maria”. Nell’omelia della Beatificazione, Papa Wojtyla affermò che Madre Teresa “aveva scelto di non essere solo la più piccola, ma la serva dei più piccoli. Come madre autentica per i poveri, si è chinata verso coloro che soffrivano diverse forme di povertà”. La sua grandezza, sottolineò il Pontefice, “risiede nella sua abilità di dare senza calcolare i costi, di dare fino a quando fa male. La sua vita è stata un vivere radicale e una proclamazione audace del Vangelo”.








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