2017-09-12 08:17:00

Bartolomeo I a Bologna per il Congresso eucaristico diocesano


di Luca Tentori, da Bologna

E’ giunto oggi a Bologna il Patriarca ecumenico Bartolomeo, arcivescovo di Costantinopoli, impegnato da domani in città per una visita alla Chiesa locale e ad alcune istituzioni nell’ambito delle celebrazioni di chiusura del Congresso eucaristico diocesano. Il ricco calendario di eventi prevede in mattinata una meditazione ai sacerdoti bolognesi, riuniti in Seminario per l’annuale «Tre giorni del clero», sul tema dello Spirito Santo nel mistero della liturgia. Sempre domani, nel pomeriggio, terrà invece una Lectio magistralis su «La salvaguardia dell’ambiente e la salvaguardia della vita» alla sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. Durante l’incontro il Patriarca Barolomeo riceverà la cittadinanza regionale onoraria.

Giovedì mattina alle 10 nella cattedrale metropolitana di San Pietro in Bologna presiederà la Divina Liturgia nella festa della Esaltazione della Santa Croce, ricorrenza che cattolici e ortodossi celebrano insieme. Il Patriarca compirà il rito tipico di questa ricorrenza, che prevede l’innalzamento verso i quattro punti cardinali della croce, per esprimere il valore universale della redenzione in Cristo. Verrà anche distribuito il basilico, pianta aromatica che ai tempi di Sant’Elena segnalò il prodigioso rinvenimento del legno della vera Croce a Gerusalemme. Alla celebrazione assisterà anche l’arcivescovo di Bologna mons. Matteo Zuppi insieme con tutto il presbiterio diocesano. A causa dello stato di separazione tra le due Chiese non è possibile, come noto, alcuna forma di concelebrazione ma l’ospitalità del rito ortodosso nella cattedrale cattolica assume un alto rilievo spirituale e fraterno.

Giovedì sera nella parrocchia cittadina del Corpus Domini si terrà un momento di preghiera ecumenico di fronte al monumentale mosaico di Marko Ivan Rupnick recentemente inaugurato.

Altri appuntamenti significativi della permanenza del Patriarca a Bologna sono la visita alla comunità di Monte Sole, dove i monaci di don Dossetti da decenni sono impegnati in fraterne relazioni ecumeniche, al Carmelo di Bologna, alla locale comunità ortodossa con la celebrazione del Vespro, al Liceo Malpighi, per inaugurare l’anno scolastico, e alla Fondazione per le scienze religiose «Giovanni XXIII».

Per il Patriarca di Costantinopoli si tratta della seconda visita al capoluogo emiliano dopo quella del 2005 in cui fu accolto dal card. Carlo Caffarra. Rispetto ad allora la realtà locale ha registrato un forte incremento della presenza di fedeli e comunità ortodosse. La diocesi bolognese ha stretto da subito profondi rapporti di amicizia e di collaborazione con loro, spesso mettendo anche a disposizione gli spazi per le celebrazioni liturgiche e l’attività pastorale.

Il patriarca Bartolomeo siede sulla cattedra vescovile che fu di San Gregorio Nazianzeno e San Giovanni Crisostomo, ed erede della gloriosa Santa Sofia di Costantinopoli nella quale nacque e si diffuse quello che viene chiamato il rito bizantino, con la ricchezza delle sue tradizioni spirituali, custodite nei secoli, soprattutto durante la dominazione ottomana, nei monasteri. In tempi recenti, è molto ricordata la figura di uno dei suoi predecessori, il patriarca Athenagoras, che – primo gerarca ortodosso dopo lo scisma incontrò il Vescovo di Roma, Papa Paolo VI, aprendo la strada al dialogo fraterno con la Chiesa cattolica.

Proprio pochi giorni fa infine, il Patriarca Bartolomeo ha firmato un Messaggio congiunto con papa Francesco (link: http://it.radiovaticana.va/news/2017/09/01/giornata_del_creato_il_messaggio_di_francesco_e_bartolomeo_/1333940), in occasione della Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato che si è celebrata lo scorso 1 settembre.

Sul significato di questa visita a Bologna di Bartolomeo I, Federico Piana ha intervistato il metropolita Gennadios, arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta

R. - Un viaggio di fraternità molto importante per rafforzare il dialogo. Il patriarca viene a Bologna, un crocevia delle civiltà, per testimoniare questa fede e queste relazioni che esistono tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa su invito di Sua Eccellenza, l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi. Il patriarca viene a testimoniare questa fede cristiana e il dialogo esistente tra le due Chiese sorelle.

D. - Eminenza, quale sarà il programma?

R. - Il programma è molto importante perché il patriarca sarà anche onorato dalla Regione Emilia Romagna; visiterà i licei, gli studenti, altri istituti religiosi e sociali. Credo che sia una grande testimonianza dell’interesse dei vertici per il buon successo delle nostre Chiese.

D. - Questo vuol dire che si sta procedendo bene su questa strada?

R. – Sì, la strada con Francesco e con Bartolomeo, questi due grandi capi di spiritualità cristiana, rafforza questo dialogo. La strada del cammino per realizzare la volontà di Dio  - "che tutti siano una cosa sola" - va avanti con la preghiera e con questa loro grande responsabilità di dimostrare che le Chiese devono essere unite, che la volontà di Dio è l’unità. L’ultimo testamento che ha lasciato Gesù Cristo prima della sua Passione è l’unità. La Chiesa è unità. Così i due grandi responsabili – Bartolomeo e Francesco – sono uniti per continuare il dialogo per il bene dell’umanità e in particolare dell’uomo.








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