“Nel Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, i diritti umani sono descritti come universali, inalienabili e inviolabili”. È quanto ha ribadito ieri mons. Janusz S. Urbanczyk, rappresentante permanente della Santa Sede, all’apertura dell’Incontro sulla dimensione umana dell'Osce (l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), in corso a Varsavia da oggi al 22 settembre. “I diritti umani – ha detto - sono universali poiché si applicano a tutti gli esseri umani senza eccezione di tempo, luogo o soggetto. Sono inviolabili in quanto inerenti alla persona umana e espressioni della dignità umana”. “Tali diritti – ha proseguito - sono inalienabili in quanto nessuno – chiunque esso sia - può legittimamente privare gli altri di tali diritti, in quanto ciò sarebbe in contraddizione con la loro stessa natura”.
I diritti umani non sono privilegi
Mons. Urbanczyk ricorda come, più volte, la Santa Sede abbia espresso preoccupazione
per la rimozione di questi diritti dal loro contesto; per la limitazione del campo
di applicazione e per la negazione della loro universalità in nome di differenti prospettive
culturali, politiche e sociali. Un simile atteggiamento, come quello che considera
i diritti umani e le libertà fondamentali privilegi concessi da uno Stato,
revocabili quando si ritiene opportuno, arrecano un danno duraturo all’idea
stessa dei diritti umani e certamente ne ostacolano il godimento da parte
degli uomini.
Incontro sulla dimensione umana dell’Osce
Il presule ricorda le parole del Santo Padre nel suo primo Messaggio per la Giornata
mondiale della Pace, quando afferma: “In molte parti del mondo, sembra non
esserci fine ai gravi crimini contro i diritti umani fondamentali”. La Santa
Sede crede, dunque, che per portare frutto i diritti umani debbano non solo essere
proclamati a parole, ma essere messi in pratica e considera l’Incontro sulla dimensione
umana un elemento importante della struttura dell’Osce che, dunque, si trova nella
posizione ideale per promuovere la causa dei diritti umani, la loro tutela
tanto necessaria e la correzione dei reati contro di essi. (A cura
di Anna Poce)
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