2017-09-15 13:43:00

Caritas: muri fallimento umanità. Pizzaballa: coinvolgere tutti per la pace


di Alessandro Gisotti

"All’ombra del muro". E’ il titolo di un Dossier di Caritas Italiana che si focalizza sulla crescita delle barriere che dividono i popoli nonostante la globalizzazione. Il documento è stato presentato stamani alla Domus Mariae a Roma. Sono intervenuti tra gli altri mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana e mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini. Nel dossier, presentato da Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas Italiana, emerge che negli ultimi tre anni sono stati costruiti 24 muri di confine, più di quanti siano stati eretti nei 15 anni precedenti. Oggi, denuncia Caritas, esistono oltre 60 barriere nel mondo a carattere repressivo-difensivo. Ancor più drammatico il dato dei migranti morti nel tentativo di attraversare i confini: 7.927 nel 2016, di cui il 65 per cento nel Mediterraneo. Il Rapporto sviluppa inoltre un focus sul muro di difesa costruito dagli israeliani che, si legge nel documento, ha praticamente recintato una nazione.

“Siamo ormai nell’Era dei Muri”, ha commentato amaramente Beccegato. “Questi muri – ha soggiunto – sono simbolo del fallimento della giustizia e della pace. In definitiva un fallimento dell’umanità”. Significativo nel caso di Israele e Territori Palestinesi, ha osservato, “la distanza della qualità di vita di chi vive da una parte e dall’altra del muro. C’è una fortissima diseguaglianza economica e sono moltissimi i morti civili palestinesi”. Dal canto suo, mons. Soddu, che ha introdotto i lavori, ha ribadito che la Chiesa - a partire dal Papa - “combatte contro ogni tipo di muro”. La Chiesa, ha ripreso il direttore della Caritas Italiana, “critica ogni barriera che porta alla frammentazione dei popoli”. E ha messo in guardia sul “potente strumento della paura" che condiziona sempre di più i popoli.

E’ stata dunque la volta di mons. Pierbattista Pizzaballa che ha ricordato innanzitutto i tanti cambiamenti che ci sono stati in questi anni in Medio Oriente. Evoluzioni geopolitiche, che hanno un forte impatto sulla situazione in Terra Santa. Per questo, ha ammonito, non bisogna mai “separare il conflitto israelo-palestinese da tutto quello che accade attorno”. Il negoziato israelo-palestinese, ha riconosciuto, con rammarico, è fermo e le prospettive di una soluzione sono lontane. Per l’ex Custode di Terra Santa, bisogna parlare con tutti e superare i tanti stereotipi che sono presenti. Va ricostruita la fiducia, è urgente avere una leadership riconosciuta e lavorare sul territorio per fare quello che non è stato possibile con i grandi Accordi, da Camp David in poi. Servono piccoli passi, dunque, non grandi accordi, secondo mons. Pizzaballa:

“I grandi accordi non hanno funzionato. Bisogna ricostruire ma in un altro modo, dentro un percorso che coinvolga l’elemento religioso. Un problema, un fallimento, è stato il non coinvolgere l’elemento religioso nei grandi Accordi che si sono fatti in passato. Oggi in tutto il Medio Oriente, in Israele e in Palestina, se non coinvolgi l’elemento religioso, i capi religiosi che hanno un ruolo determinante nella formazione del pensiero, non si arriva da nessuna parte. E’ necessario dunque questo coinvolgimento”.

Rispondendo ad una domanda, mons. Pizzabballa ha affermato che il negoziato tra Israele e Santa Sede per l’approvazione dell’Accordo fondamentale è ormai avviato verso la conclusione. Ancora, mons. Pizzaballa ha sottolineato che bisogna considerare che la popolazione palestinese è giovane e una gran parte di questi ragazzi sono disoccupati. Bisogna dare futuro a loro, garanzia a questi giovani, è stata l'esortazione di mons. Pizzaballa. Dal canto loro, i giornalisti che hanno partecipato al Seminario, hanno messo l’accento sul compito dei media di raccontare la sofferenza della gente, stando sul posto.

Al termine della presentazione, il direttore della Caritas Italiana, mons. Francesco Soddu, ha spiegato il significato del Dossier. Ascolta e scarica il podcast:

 








All the contents on this site are copyrighted ©.