2017-09-20 19:37:00

Sisma in Messico. La testimonianza: "si apriva la terra davanti a me"


di Giada Aquilino

È salito a 225 morti accertati il bilancio della violentissima scossa di terremoto di ieri in Messico, di magnitudo 7.1 sulla scala Richter. Nella capitale, Città del Messico, almeno 32 bambini hanno perso la vita nel crollo della scuola 'Enrique Rebsamen', nella zona di Coapa. Una piccola di 7 anni è stata estratta viva dalle macerie. Tra le vittime, anche quattro adulti.

Quasi 4 milioni e 600 mila edifici sono senza elettricità. Subito dopo la scossa principale, che ha interessato tutto il centro-sud del Paese, migliaia di persone terrorizzate si sono riversate in strada, solo 12 giorni dopo il sisma che ha ucciso 98 persone, proprio nel 32.esimo anniversario del devastante terremoto che il 19 settembre del 1985 provocò 10 mila vittime.

Secondo testimonianze sul posto raccolte dalla Bbc, una chiesa nello stato di Puebla è crollata mentre si stava celebrando un battesimo. Tra le vittime, anche il piccolo che doveva ricevere il Sacramento.

Per il Presidente Enrique Pena Nieto, ora la priorità è salvare il maggior numero di vite possibile. Proclamati tre giorni di lutto nazionale, mentre il Paese cerca di far fronte all’emergenza. In prima linea nei soccorsi, la rete di Caritas Internationalis. Anche Caritas Italiana - che fin dal terremoto del 1985 è rimasta accanto alla Chiesa messicana e in particolare alla Caritas locale - ha ricordato la vicinanza del Papa ai messicani e ha rinnovato la propria solidarietà, predisponendo interventi per i bisogni più urgenti, parte di un piano complessivo di emergenza.

“Ho visto palazzi e scuole crollare, mentre cercavo di tornare a casa per raggiungere la mia famiglia”, racconta al telefono da Città del Messico Alexandro Moreno, che lavora all’Università Pontificia del Messico.

Ascolta la testimonianza di Alexandro Moreno:

“Davanti a me la terra si apriva”, dice Karin Montenegro, traduttrice nella capitale messicana, moglie di Alexandro, con tre figli piccoli.

Ascolta il racconto di Karin Montenegro:

“E’ stato terribile, i crolli sono stati tantissimi, nonostante molti palazzi fossero stati costruiti secondo criteri antisismici”, racconta mons. José Francisco González González, vescovo di Campeche, nel sud del Messico, intervistato da Antonella Palermo.

Ascolta l’intervista a mons. José Francisco González González, vescovo di Campeche:








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