2017-09-29 13:37:00

LoppianoLab 2017: come "cambiare le regole del gioco"


di Adriana Masotti

“Né vittime né briganti”. Cambiare le regole del gioco: il tema dell’ottava edizione di LoppianoLab indica con immediatezza un obiettivo non da poco a cui si orienta l’iniziativa promossa da domani a domenica, dal Polo imprenditoriale Bonfanti, assieme al Gruppo editoriale Città Nuova, all’Istituto Universitario Sophia e al Centro internazionale Loppiano, cittadella del Movimento dei Focolari, nei pressi di Firenze.

Ma che cos’è LoppianoLab? Ce lo spiega Eva Gullo, presidente del Polo Bonfanti: "Loppiano Lab si conferma, dice, come un vero e proprio laboratorio. Un laboratorio nazionale dove si affrontano tematiche di economia, cultura, formazione, innovazione, comunicazione. In qualche modo è uno spazio che nel tempo sta diventando permanente dove, i cittadini, i lavoratori, gli studenti, gli imprenditori e i professionisti si incontrano per uno scambio, non tanto per ricevere risposte ma per farsi domande insieme, trovare piste di riflessione e poi, ritornare nei propri territori arricchiti.

Uno sguardo attento, dunque, al paese Italia, quello di LoppianoLab che fin dal titolo: “Né vittime né briganti”. Cambiare le regole del gioco, dice l'impegnativa pista di lavoro scelta. In risposta alle parole del Papa il 4 febbraio 2017 agli aderenti al progetto di Economia di Comunione, maturato all’interno del Movimento dei Focolari: oggi “non è più sufficiente imitare il samaritano del Vangelo”, l’evento intende contribuire a cambiare il sistema economico-sociale, agendo “soprattutto prima che l'uomo si imbatta nei briganti”, e combattendo le strutture inique “che producono briganti e vittime”.

“Abbiamo veramente osato, continua Eva Gullo, in particolare il Papa in quell’occasione ci invitava ad essere fedeli al carisma da cui il progetto è nato, ma che non dovevamo limitarci soltanto a curare le vittime del sistema attuale. Il progetto “Economia di Comunione” mette al centro la persona ed è nato dalla contraddizione che nel ’91 Chiara Lubich in Brasile toccò con mano tra i pochi ricchissimi e i tantissimi poveri. Lì l’impresa è stata vista come soggetto di bene comune che in qualche modo risponde, attraverso la condivisione degli utili, ad uscire dall’indigenza. Papa Francesco ci dice che non basta solo curare le vittime, ma occorre costruire un sistema dove queste vittime siano sempre di meno e dove alla fine – speriamo - non ci siano più. Ci dice anche un po’ come farlo, cioè ci invita a riprendere in mano i valori fondanti: la comunione, la reciprocità e tutto quello che richiede il cambiare le regole del gioco di questo sistema economico-sociale. Quindi intorno a questo ci vorremmo proprio interrogare nei giorni di Loppiano Lab”.

Esaminando le questioni cruciali più attuali come inclusione, migrazioni, corruzione e offrendo tutte quelle esperienze costruttive che si stanno portando avanti sui territori. Loppiano Lab  da sempre, infatti, vuole anche mettere in luce il positivo. Ma c’è questo positivo oggi in Italia?

“Noi crediamo fortemente, risponde la Gullo, che il positivo c’è e dobbiamo sicuramente farlo conoscere meglio. Noi nei diversi momenti di incontro parleremo di impresa e territorio, portando dei progetti presenti in diverse parti d’Italia che, grazie al contributo di tanti, hanno dato una risposta positiva. Lo stesso di “slot mob”, nato anni fa proprio all’interno di un’edizione di Loppiano Lab sul tema dell’azzardo e che ha coinvolto concretamente tanti giovani e tante persone in tutta Italia, o ancora l'impegno per il disarmo.

 “Al centro di LoppianoLab 2017 ci saranno quindi, afferma Andrea Goller del Movimento dei Focolari Italia, tutti quei segnali di novità, le strategie, le organizzazioni e le idee che prendono vita e si sviluppano da quella rete di relazioni e azioni già in atto in Italia, dove tutti possono essere attori del cambiamento”.

Ascolta e scarica l'intervista a Eva Gullo del Polo imprenditoriale Bonfanti:

 








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