2017-10-04 10:52:00

Brasile. Card. Scherer: un errore abbassare età penale dei giovani


I vescovi brasiliani sono contrari all’abbassamento della maggiore età penale da 18 a 16 anni, attualmente allo studio della Commissione affari costituzionali, giustizia e cittadinanza del Senato in quanto sarebbe illusorio credere che una tale misura possa ridurre la violenza in Brasile. “Si tratta di un dibattito di estrema importanza, - affermano i vescovi - perché da un lato è in gioco la sicurezza della popolazione e, dall’altro, la promozione e la difesa dei diritti dei bambini e adolescenti”. In proposito, Silvonei Protz ha intervistato il cardinale Odilo Scherer arcivescovo di San Paolo:

R. – La Conferenza episcopale a più riprese ha manifestato il proprio parere e ancora adesso, di nuovo, attraverso il Segretario generale, manifesta di nuovo la sua posizione contraria a questo abbassamento dell’età penale, degli adolescenti in questo caso. Il problema viene dal fatto che c’è molta criminalità e molta violenza e questa criminalità coinvolge tante volte minorenni che talvolta sono anche usati da maggiorenni per compiere certi delitti perché sanno in anticipo che i minorenni non sono puniti come i maggiorenni. Quindi tante volte sono strumentalizzati anche per partecipare ad azioni criminali a vantaggio delle persone adulte che li strumentalizzano e li usano. Così, ci sono quelli che pensano che abbassare l’età penale da 18 a 16 anni potrebbe giovare a diminuire la criminalità. Non la pensiamo così.

La Conferenza episcopale è del parere che questo non sarebbe giusto perché non è una questione di età ma è una questione di investire di più sull’educazione, sulla formazione dei giovani, perché non entrino nel mondo del crimine. E poi dare loro occasione perché possano entrare nella vita adulta con prospettive di lavoro, di una professione, di studi compiuti, di una possibilità di famiglia… Quindi la soluzione di volerli mettere in galera prima di 18 anni è una soluzione a nostro avviso sbagliata.

Poi c’è da considerare che le nostre prigioni sono piene, strapiene di gente: voler mettere i minorenni nelle galere già strapiene di adulti sarebbe un altro errore e non si farebbe in nessun modo il bene di questi minorenni, che nelle prigioni sicuramente non verrebbero  “recuperati” per la società, per una vita sana, ma avrebbero una scuola ulteriore per la criminalità. Inoltre, il riabbassamento dell’età criminale poi è molto relativo, perché da 16 si potrebbe andare a 14 e, perché no, a 12, infatti ci sono bambini che sono coinvolti con atti criminali e purtroppo la responsabilità è degli adulti.








All the contents on this site are copyrighted ©.