di Benedetta Capelli
“E’ una tregua ma bisogna fare in fretta soprattutto per tutelare i posti di lavoro e la salute dei cittadini”: così mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto all’indomani della sospensione del tavolo delle trattative sull’Ilva tra governo, sindacati e la proprietà AmInvestCo. Un’interruzione nata dal mancato rispetto degli accordi di luglio nei quali si garantivano le condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori, che ieri hanno fatto sciopero. Nel piano si prevedono comunque 4mila esuberi.
“Serve un nuovo patto per la città – ha detto il presule – nel quale tutte le componenti della società civile siano coinvolte per il bene dei tarantini perché Ilva è lavoro ma deve anche essere salute”.
Ascolta e scarica il podcast dell’intervista a mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto:
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