2017-10-11 13:19:00

Pakistan: studente cristiano torturato e ucciso dalla polizia


Uno studente cristiano di 17 anni è stato percosso e torturato a morte da un gruppo di sei poliziotti pakistani nel villaggio di Jhubhran, nei pressi della città di Sheikhupura, nel Punjab pakistano. Il ragazzo si chiamava Arslan Masih e frequentava la classe ottava di un'Accademia pubblica

Come riferito all'agenzia Fides dall'avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, che sta seguendo il caso, “la famiglia del ragazzo ha denunciato l'omicidio ma la ricostruzione dei fatti appare alquanto difficile perché la polizia è riluttante a intraprendere azioni legali contro i poliziotti che hanno percosso a morte Arslan Masih”.

Secondo una prima ricostruzione, c'era stato nei giorni scorsi un litigio tra Arslan Masih e i figli di un poliziotto. Per vendetta, sei agenti sono giunti all'Accademia che Arslan frequentava e hanno iniziato a picchiarlo, finché il giovane è deceduto. Secondo un’altra versione, Arslan non si è fermato ad un posto di blocco e la polizia lo ha seguito e brutalizzato, per poi lasciare il suo cadavere davanti all'Accademia. Per infangare il ragazzo, inoltre, uno dei poliziotti lo accusa di aver abusato sessualmente di suo figlio, ma l'accusa è falsa e del tutto infondata, ripetono i familiari di Arslan.

L’avvocato Gill dice a Fides: "Condanniamo fermamente questa brutalità della polizia del Punjab che uccide i cristiani innocenti contando sul fatto che i cristiani, i più deboli della società, non potranno fare nulla e che quella violenza resterà impunita. Chiediamo giustizia per un povero studente cristiano assassinato dai poliziotti”.

L'episodio non è isolato: tra gli altri clamorosi episodi tuttora impuniti, a marzo 2015 il 20enne cristiano Zubair Masih è stato torturato a morte dalla polizia. La madre del giovane era stata accusata in precedenza di aver rubato dell'oro dalla casa del suo datore di lavoro, un musulmano, presso il quale era impiegata come domestica. La polizia lo ha brutalizzato cercando di estorcergli una confessione. (P.A.)








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