2017-10-13 14:38:00

Vaticano, sanitari salvano la vita a un turista in Basilica


di Alessandro De Carolis

Una corsa facendosi largo tra la folla in Basilica, un uomo steso a terra faccia avanti, cianotico, sangue e spavento tutt’intorno. E una rianimazione di urgenza, il marmo del pavimento trasformato in un letto di pronto soccorso. È la scena che due giorni fa ha visto protagonista un team sanitario vaticano, che mentre era impegnato in San Pietro a fornire cure a una turista americana vittima di una caduta, in pochi secondi si è spostato in un’altra area della Basilica per prestare aiuto a un turista di nazionalità cinese, colpito da un arresto cardiaco fulminante.

“È stato un intervento dall’esito eclatante”, racconta il dott. Mario Bernardo, il rianimatore a capo del team che, coadiuvato da due infermieri, ha salvato la vita al turista cinese in una corsa contro il tempo, tra massaggio cardiaco, endovenosa di adrenalina, quattro interventi con il defibrillatore. Venti lunghissimi minuti che hanno portato al “miracolo” di una vita che un ritardo di pochi secondi ancora avrebbe spento.

Il turista è stato poi trasportato e ricoverato nel vicino Ospedale Santo Spirito in condizioni rassicuranti se paragonate al quadro di partenza.

Il dott. Bernardo è un medico rianimatore del Policlinico Tor Vergata che da 11 anni presta servizio come volontario in uno dei team alle dipendenze della Direzione Sanità e Igiene del Governatorato della Città del Vaticano. Un evento del genere, dice, “non mi era mai capitato”, anche se “negli ultimi mesi si sono resi necessari quattro interventi di rilievo”.

Ascolta e scarica l’intervista integrale al dott. Mario Benardo:

È stato “un successo del lavoro di squadra e di una precisa organizzazione”, spiega il prof. Alfredo Pontecorvi, a capo della Direzione Sanità e Igiene del Governatorato. Nelle zone vaticane a più alta affluenza di persone e turisti sono dislocati diversi posti di primo soccorso – 3 in Piazza San Pietro, 2 all’interno della Basilica, 2 in Aula Paolo VI – ma la “rete” di assistenza si estende in modo capillare fino ai Musei Vaticani.

In questo polo, che ogni anno accoglie oltre 6 milioni di visitatori, è stato attivato dal 2015 il progetto di cardio protezione “Custodiamo il tuo cuore”, che dispone di 18 defibrillatori lungo i 7 km di percorso dei Musei e di 350 custodi addestrati al loro uso. Per il prof. Pontecorvi, “i turisti possono stare tranquilli”.

Ascolta e scarica l’intervista integrale al prof. Alfredo Pontecorvi:








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