2017-10-21 13:53:00

Spagna: Catalogna commissariata; destituito il governo


di Giancarlo La Vella

Il governo della Catalogna e il suo presidente Puidgemont sono stati destituiti. Lo ha annunciato il premier spagnolo, Mariano Rajoy, a conclusione del Consiglio dei ministri straordinario di oggi sul tentativo di secessione di Barcellona.

Si tratta di una particolare forma di commissariamento, in applicazione dell'art. 155 della Costituzione - ha spiegato Rajoy - che non sospende l'autonomia e l'autogoverno della regione. Con queste iniziative si sospendono solo le persone che hanno messo la Catalogna fuori dalla legge. La decisione di Madrid cade sicuramente come un macigno sulle istanze indipendentiste catalane. Il capo del governo spagnolo ha spiegato che a monte c'è il processo unilaterale e contrario alla legge avviato dal governo secessionista, che ha unicamente cercato lo scontro. Rajoy punta poi il dito sul referendum del 1°ottobre scorso svolto e organizzato dal presidente della Catalogna, Puigdemont e dal suo esecutivo completamente al di fuori delle leggi e dei principi costituzionali.

Per lo stesso Puidgemont, secondo la stampa spagnola, è pronta una denuncia della procura generale con l'accusa di ribellione, se nei prossimi giorni dovesse essere dichiarata l'indipendenza della Catalogna. In tal caso il leader secessionista rischia anche l'arresto.

Rajoy ha anche sottolineato che gli ultimi dati dell'economia in Catalogna sono preoccupanti. Più di mille aziende hanno lasciato la regione e trasferito la propria sede altrove. C'è stato - ha detto ancora - un disincentivo degli investimenti e un crollo del turismo. Non era nostra intenzione applicare art.155 della Costituzione, ha precisato Rajoy. Esso scatta soltanto in circostanze eccezionali come quelle che si sono verificate in questo momento in Catalogna. Poi descrive quelle che sono le prossime tappe della vicenda politica catalana: in base alle competenze assunte dal governo di Madrid, verrà sciolto il Parlamento della Catalogna e saranno convocate nuove elezioni, prevedibilmente entro 6 mesi.

Infine, Mariano Rajoy ha mandato un messaggio tranquillizzante alla popolazione catalana, parlando di un momento difficile e complicato, che però sarà possibile superare tutti insieme: "Tutto si aggiusterà - ha concluso - senza maggiori danni per nessuno". Il premier ha anche invitato le
imprese a non lasciare la regione e a non ritirare i fondi dalle banche.

Dura la risposta del partito catalano, il Pdecat che, con la voce di Josep Lluis Cleries, definisce un "colpo di Stato" contro il popolo della Catalogna le misure annunciate oggi dal governo di Madrid. Scioccato anche il Partito Podemos davanti alla "sospensione della democrazia non solo in Catalogna, ma
anche in Spagna" come ha detto il numero due del partito 'viola' Pablo Echenique. 

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