2017-10-27 13:01:00

La precarietà del lavoro giovanile alle Settimane Sociali di Cagliari


di Alessandro Guarasci

Un giovane su quattro ha un lavoro a termine. E sempre uno su quattro lavora a orario ridotto, "nella maggioranza dei casi per l'impossibilità di trovare un'occupazione a tempo pieno". E' quanto emerge dal focus di oggi dell'Istat sui giovani nel mercato del lavoro.

Il rapporto sottolinea come tra coloro che sono usciti dal sistema di istruzione nell'ultimo biennio la quota di occupati in lavori atipici e' del 51,7% per i laureati e del 64,4% per i diplomati. Ma emerge anche che tre giovani su cinque non sarebbero disposti a cambiare casa per trovare lavoro.

Della precarietà  per i giovani si è parlato anche alle Settimane Sociali in corso a Cagliari, a cui è giunto ieri il messaggio di Papa Francesco. Sul tema è intervenuto l’economista Leonardo Becchetti, componente del Comitato organizzatore delle Settimane Sociali, convinto che ci siano tante buone pratiche per rilanciare il Paese e l’occupazione. "La precarietà è un macigno che pesa sulla società italiana, ma abbiamo proposto un metodo per uscirne", spiega Becchetti, citando "ascolto di territori, laboratori locali per lo sviluppo e proposte di sviluppo per piccole e medie imprese".

Un lavoro più umano, come ha chiesto anche il Papa, afferma Becchetti, rientra nel capitolo della "necessaria armonizzazione del lavoro con la famiglia e il tempo libero". "La rete offre tante possibilità di lavoro agile e già esistono tante buone pratiche" dice l'economista "anche in questo campo.Abbiamo speranza in futuro di armonizzare i tempi della nostra vita che sono quelli del lavoro, della formazione permanente, della cura personale e della festa". 

Ascolta e scarica l'intervista a Leonardo Becchetti: 

 








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