2017-10-29 09:34:00

Filippine. 30.ma Settimana sulle carceri


di Marina Tomarro

Lanciare un messaggio di speranza ai prigionieri e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo sull’urgenza di una riforma del sistema carcerario nelle Filippine che lo renda più umano e che favorisca la riabilitazione dei carcerati. E’ questo l’obiettivo principale della 30.ma Settimana di sensibilizzazione sulle carceri del Paese asiatico, che si conclude oggi. Filo conduttore delle varie iniziative è stato il tema “Il Tuo amore è la mia Luce e la mia Salvezza”.

“L’attenzione – ha sottolineato all’apertura della settimana Rodolfo Diamante, segretario esecutivo della Commissione episcopale – non deve essere rivolta solo al controllo e alla sicurezza nelle prigioni, ma anche a favorire il reinserimento dei detenuti nella società dopo che hanno scontato la loro pena. Per questo i vescovi filippini da tempo invocano condizioni più umane e la ricerca di misure alternative al carcere.”

Infatti il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nelle Filippine (Bjmp) ha ammesso lo scorso luglio che le carceri del Paese sono tra le più sovraffollate del mondo. Dai 98mila detenuti del 2016, si è passati quest’anno a circa 142mila ammassati in 466 prigioni, con un tasso di congestione del 583%, più alto che ad Haiti al 454%.

“La nostra Commissione – ha continuato Diamante -  nei giorni scorsi ha espresso apprezzamento per il gesto compiuto dal presidente Duterte che, durante una recente visita in un carcere a Taguig City, nel distretto di Manila, ha promesso di fornire televisori per alleviare le difficili condizioni di detenzione dei carcerati”.








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