2017-11-04 12:12:00

Greenaccord: i governi investano sempre di più sulle rinnovabili


di Marina Tomarro

Un piano di investimenti sulle energie rinnovabili, per cercare di applicare sempre di più il "carbon free" nel mondo dell’industria e della finanza. E’ questo il messaggio finale lanciato al Forum internazionale dell’informazione per la Salvaguardia del Creato dagli oltre 80 giornalisti ed esperti  provenienti da 50 Paesi differenti nel mondo, riuniti in Toscana nel comune di Pomarance, sede del più grande polo mondiale della geotermia.

L’incontro che si chiude domenica, organizzato dall'associazione culturale Greenaccord Onlus in collaborazione con la Regione Toscana e i Ministeri degli Esteri e dell'Ambiente, ha voluto essere l'occasione per fare il punto sull'impatto dei cambiamenti climatici alla luce dell'accordo di Parigi sul clima raggiunto nel 2015.

La prima situazione analizzata è stata quella americana con le nuove direttive sull’ambiente dettate dal presidente Trump.

"Trump – ha spiegato  William S. Becker, direttore esecutivo The Presidential Climate Action Project – sta rovesciando tutte le iniziative prese dall’ex presidente Obama sui cambiamenti climatici. In Usa stiamo assistendo ad un drammatico impatto del climate change con disastri terribili: penso agli uragani, all'emergenza idrica e alla California in preda agli incendi e ad una fase di siccità incredibile".

L’annuncio di voler ritirare gli Usa dagli accordi di Parigi rende la situazione ancora più preoccupante. “Si tratta di una situazione molto difficile  - ha sottolineato Becker - anche se in molti Stati americani c'è comunque l'intenzione di rispettare gli impegni ecologici presi".

I cambiamenti climatici non portano con sé solo disastri naturali, ma anche enormi danni economici e sociali. "Ci sono 65 milioni di persone – ha affermato Hunter Lovins, presidente del Natural Capitalism Solutions - che sono costrette ad emigrare per colpa dei climate change e perciò servono misure adeguate per bloccare questa crisi ambientale". E il tempo rimasto non è molto. "Gli scienziati – ha continuato Lovins -  dicono che ci rimangono pochi anni per fare qualcosa di concreto e salvare il mondo. Ma purtroppo ancora manca la consapevolezza dei disastri che stanno mettendo  a dura prova il nostro pianeta."

Diventa quindi fondamentale che il mondo finanziario cambi la sua prospettiva basata solo sul guadagno immediato. “Bisogna educare le imprese – ha spiegato Andrea Baranes, presidente della Fondazione Finanza Etica – ad avere un ottica economica di lungo periodo. Le fonti fossili sicuramente ripagano nell’immediato, ma i rischi per il pianeta sono enormi. Le energie rinnovabili sono il futuro su cui puntare”.

Importante diventa, inoltre, il contributo che ognuno di noi può dare con un corretto investimento dei propri risparmi. “Quando scegliamo una banca o un investitore finanziario – ha concluso Baranes – dobbiamo sempre domandarci cosa andranno ad alimentare questi soldi. Se vanno a contribuire alle nuove energie, alla difesa dei diritti umani e del lavoro, o se rischiano di alimentare la speculazione e lo sfruttamento delle risorse sia umane che del creato”.

Ascolta l'intervista integrale a Andrea Baranes:

E' necessario, dunque, che l’economia e la finanza comincino ad aprirsi a nuove strade, in quanto l’impatto del climate change mette a rischio molte imprese. “Oggi tanti investitori – ha affermato Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord – evitano di rischiare in settori già danneggiati pesantemente dai cambiamenti climatici, mentre si punta decisamente verso le energie naturali e rinnovabili. La speranza è che anche nella società cresca sempre maggiormente una sensibilità etica verso questi temi”.

Ascolta Andrea Masullo:

 








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