"Fedeltà all’uomo significa aprire gli occhi e il cuore ai poveri, agli ammalati, a coloro che non hanno lavoro". Così il Papa nel videomessaggio rivolto ai partecipanti alla settima edizione del Festival della dottrina sociale della Chiesa:
di Amedeo Lomonaco
Con il videomessaggio di Papa Francesco si è aperta la settima edizione del Festival della dottrina sociale di Verona, quest’anno incentrato sul tema “Fedeltà è Cambiamento”. L’evento, articolato in quattro giorni, prevede in particolare confronti e dibattiti su mondo del lavoro, della giustizia, dell’economia e della cultura.
Essere capaci di cambiare
“Essere fedeli – spiega il Santo Padre nel videomessaggio - comporta la capacità di
cambiare”. La Parola di Dio – aggiunge - aiuta a distinguere tra le due facce del
cambiamento: la prima è “la fiducia, la speranza, l’apertura al nuovo”.
La seconda “è la difficoltà a lasciare le sicurezze per andare incontro all’ignoto”.
“Rimanere nel recinto”, “ripetere parole e gesti di sempre” ci fa sentire più tranquilli
e sicuri. E’ meno rassicurante, invece, “partire e avviare nuovi processi”.
Cambiare restando fedeli a Dio e all’uomo
Il Papa esorta quindi a porsi l’interrogativo sul cosa succede se manteniamo la nostra
fedeltà a Dio e all’uomo. “Quando si risponde a Dio - afferma il Santo Padre - si
attiva sempre un processo: accade qualcosa di inedito che ci porta dove noi
non avremmo mai immaginato”. “Fedeltà all'uomo - aggiunge - significa uscire
da sé per incontrare la persona concreta”, “aprire gli occhi e il cuore ai poveri,
agli ammalati, a coloro che non hanno lavoro”, “ai profughi in fuga dalla violenza
e dalla guerra”. E anche “ai tanti feriti dall'indifferenza e da un’economia
che scarta e uccide”. “Fedeltà all'uomo - sottolinea Francesco - significa
vincere la forza centripeta dei propri interessi, interessi egoistici, e fare spazio
alla passione per l'altro”.
Cambiare significa anche dilatare gli spazi della creatività
La fedeltà a Dio e all’uomo – ricorda il Papa – “convergono in un movimento
dinamico” che prende la forma del cambiamento in noi stessi e della realtà.
Se si è fedeli a Dio e all’uomo – osserva il Papa - si superano
“immobilismi e convenienze, creando spazi e lavoro per i giovani e per il loro futuro”.
“Il cambiamento - aggiunge - è salutare non solo quando le cose vanno
male, ma anche quando tutto funziona bene e siamo tentati di adagiarci
sui risultati raggiunti”. “Allargare il nostro servizio, rendere partecipi altri dei
nostri progetti, dilatare gli spazi della creatività – afferma infine il Pontefice
- significa accogliere la sfida del cambiamento proprio per rimanere fedeli a Dio
e all'uomo”.
I temi e gli appuntamenti del Festival
Le sfide per i giovani, il ruolo degli imprenditori e l’educazione delle nuove
generazioni sono alcune delle tematiche che arricchiscono questa edizione
del Festival della dottrina sociale di Verona. Sono in programma anche importanti
e attesi interventi. La relazione di apertura, affidata all’arcivescovo di Manila,
card. Luis Antonio Tagle, è incentrata sul tema “Di fronte al cambiamento:
una prospettiva dall’Asia”. Domenica verrà trasmessa, inoltre, l’intervista
al card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale
italiana. Il Festival si concluderà con la Messa presieduta dal segretario di Stato,
cardinale Pietro Parolin.
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