Benedetta Capelli - Città del Vaticano
Torna la paura terrorismo negli Stati Uniti
Ieri nel cuore di New York un 27enne si è fatto saltare in aria. Aveva indosso un
ordigno artigianale che ha provocato 4 feriti. L’uomo, rimasto anch’egli ferito, ha
confessato di aver agito per punire le azioni di Israele a Gaza. Il Presidente americano
Trump ha annunciato il pugno duro contro gli attentati.
Pene più severe per i terroristi, addirittura la pena di morte
Usa il pugno duro il Presidente statunitense Trump che richiama così il Congresso
a “proteggere il popolo americano”, a rivedere la legge sull’immigrazione
per “correggere – ha detto il capo della Casa Bianca – il sistema lassista” in vigore
e che consente l’ingresso a persone pericolose. Parole che arrivano dopo quanto successo
a Manhattan, alle 7.20 del mattino di ieri, nel sottopasso che porta alla stazione
della metro di Times Square e dove ogni giorno transitano 230mila persone. Akayed
Ullah, 27 anni, originario del Bangladesh, da 7 anni negli Usa, indossava un tubo
bomba “fai da te”, fortunatamente difettoso. L’esplosione ha ferito lui e altre tre
persone. Per ore la zona è stata completamente isolata nel timore di altre azioni
simili. Ullah ha ammesso di aver agito per vendetta nei confronti di Israele e i raid
contro la popolazione di Gaza e ma anche contro i bombardamenti aerei Usa su obiettivi
Isis in Siria. Un’azione che arriva a pochi giorni dal controverso annuncio di Trump
di spostare la capitale di Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Annuncio che gli è costato
la condanna del mondo.
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