2017-08-08 12:27:00

Vescovo Nigeria: grazie a Papa per vicinanza, dopo attacco chiesa


Il telegramma di cordoglio di Papa Francesco ha donato “conforto in un momento tanto tragico”. E’ quanto confidato da mons. Hilary Paul Odili Okeke, vescovo nigeriano di Nnewi, a due giorni dall'attacco avvenuto domenica mattina nella sua diocesi, all’interno della chiesa di San Filippo ad Ozubulu, e costato la vita ad almeno 13 persone e il ferimento di altre 26. Per il presule, che è stato contattato in Nigeria dall’Associazione “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, non c’è alcun motivo per pensare che l’attacco sia stato perpetrato da parte di Boko Haram. Molto più probabilmente, continua mons. Okeke, la tragedia è legata a questioni di carattere locale e non è in alcun modo da interpretarsi come di natura terroristica.

Il presule nigeriano ha visitato i feriti e le famiglie delle vittime in due diversi ospedali. Ai suoi fedeli ha detto di continuare ad avere fiducia in Dio. L’attacco alla chiesa, ha proseguito, ha allarmato la comunità locale, “ma nonostante questo alla Messa” il giorno dopo l’attacco nella chiesa di San Filippo “sono venute molte persone”.

Poco prima dell’inizio della celebrazione è giunto il telegramma di cordoglio di Papa Francesco. “Ero sorpreso, non mi aspettavo di ricevere un messaggio dal Santo Padre – ha detto il vescovo di Nnewi – l’ho letto immediatamente ai miei fedeli, i quali sono rimasti estremamente colpiti dalla vicinanza del Pontefice che ha donato loro conforto in un momento tanto tragico”.

Mons. Okeke – conclude “Aiuto alla Chiesa che Soffre” – è impegnato nell’organizzare gli aiuti per i feriti e le famiglie delle vittime e chiede il sostegno di tutti i cristiani del mondo. “Ma ancor prima chiediamo ai nostri fratelli nella fede di pregare: per noi, per le vittime e per gli attentatori stessi. È la prima cosa che chiediamo: preghiera, preghiera, preghiera”. (A cura di Alessandro Gisotti)

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